Per upadacitinib arrivano nuovi risultati di efficacia nella dermatite atopica con coinvolgimento di testa e collo
In pazienti affetti da dermatite atopica di grado moderato-grave con coinvolgimento della testa e del collo, un trattamento di 16 settimane con upadacitinib consente migliori risultati, rispetto al placebo, in termini di pulizia della pelle, risoluzione del prurito e impatto sulla qualità della vita. Questi dati sono stati presentati in occasione del 33° Congresso “European Academy of Dermatology and Venereology” (EADV2024) ad Amsterdam.
È quanto emerge da una nuova analisi post-hoc degli studi di fase 3, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, a gruppi paralleli, controllati con placebo, Measure Up 1 e Measure Up 2.
Tale analisi ha valutato l’efficacia di upadacitinib (15 mg o 30 mg), rispetto al placebo e per 16 settimane, in pazienti di età pari o superiore a 12 anni con dermatite atopica (DA) da moderata a grave, candidati al trattamento sistemico e classificati in base alla gravità della malattia nella regione della testa e del collo al basale.
Upadacitinib è un inibitore selettivo e reversibile di JAK, in fase di studio in diverse malattie infiammatorie immuno-mediate.
In questi studi, sono stati valutati diversi obiettivi di trattamento ottimali e rigorosi, tra cui il raggiungimento di una quasi completa clearance cutanea nella regione della testa e del collo (punteggio EASI Head & Neck <1), di una quasi completa clearance cutanea (EASI 90), di un prurito minimo o nullo (WP-NRS 0/1) e di un impatto minimo o nullo sulla qualità della vita (DLQI 0/1). I pazienti sono stati suddivisi a seconda del coinvolgimento da nullo a lieve, moderato o grave della testa e del collo.
Le conseguenze della patologia
La convivenza con la DA non controllata può avere un notevole impatto fisico, emotivo e sociale sulla vita dei pazienti ed è spesso associata a un significativo carico di malattia a lungo termine dovuto a sintomi debilitanti.
La ricerca mostra che la DA in siti specifici come la testa, il collo, il viso e le mani può avere un impatto significativo sulla frequenza dei sintomi e sulla qualità della vita dei pazienti. In un contesto osservazionale reale la maggior parte dei pazienti con DA, il 70% nello studio UP-TAINED e almeno il 74,5% nello studio AD-VISE, presentavano un coinvolgimento della regione della testa e del collo al basale. L’elevata prevalenza rafforza la necessità di terapie efficaci in quest’area ad alto impatto e difficile da trattare.
I dati emersi
La nuova analisi post-hoc degli studi Measure Up 1 e Measure Up 2 ha dimostrato che una percentuale maggiore di pazienti con MA da moderata a grave con vari gradi di coinvolgimento della testa e del collo trattati con upadacitinib (15 mg o 30 mg) ha raggiunto i seguenti obiettivi ottimali di trattamento rispetto al placebo alla 16a settimana:
quasi completa clearance cutanea nella regione della testa e del collo (EASI Head & Neck Score <1),
impatto minimo o nullo sulla qualità di vita (DLQI 0/1)
attività di malattia minima, ovvero il raggiungimento simultaneo di una clearance cutanea quasi completa (EASI 90) e di un prurito minimo o nullo (WP-NRS 0/1).
“La dermatite atopica nella regione della testa e del collo colpisce un’area del corpo che ha un impatto significativo sui pazienti ed è difficile da trattare”, spiega Kilian Eyerich, presidente e professore presso il Dipartimento di Dermatologia e Venerologia dell’Università di Friburgo, Germania. “Dopo 16 settimane di trattamento, upadacitinib si è dimostrato efficace nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave con vari gradi di coinvolgimento della testa e del collo, raggiungendo obiettivi di trattamento ottimali con misure combinate di EASI 90 e WP-NRS 0/1, insieme a un miglioramento della qualità di vita dei pazienti misurata da DLQI 0/1 in un numero sostanziale di pazienti”.
Altre evidenze
Nel corso dell’EADV 2024 verranno presentati ulteriori dati, provenienti da altri abstract, a sostegno del profilo di efficacia e sicurezza di upadacitinib per la DA moderata-grave.
Tra questi:
– lo studio LEVEL-UP, di fase 3b/4. Questo studio ha valutato l’efficacia e la sicurezza di upadacitinib (dose iniziale di 15 mg una volta al giorno, adeguata poi in base alla risposta clinica) rispetto a dupilumab (secondo la dose indicata in foglio illustrativo) in adulti e adolescenti (≥12 anni di età) con dermatite atopica (DA) da moderata a grave che hanno avuto una risposta inadeguata alla terapia sistemica o quando l’uso di tali terapie era sconsigliato. L’endpoint primario è stato il raggiungimento di EASI 90 e WP-NRS 0/1 alla 16a settimana.
– Un’analisi ad interim di 6 mesi dello studio AD-VISE, che ha valutato, in adulti e adolescenti con DA da moderata a grave, l’efficacia e la durata della risposta a upadacitinib (15 mg o 30 mg) in termini di clearance cutanea (EASI) e risoluzione del prurito (WP-NRS) in contesti reali.
– Un’analisi ad interim dello studio UP-TAINED che ha incluso i dati delle visite al basale di 351 pazienti con DA da moderata a grave trattati con upadacitinib in contesti real-world in Germania. I risultati mostrano che i pazienti trattati con upadacitinib soddisfano i criteri della checklist tedesca per la terapia sistemica.