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Orrore a Bolton: 27enne creava foto di abusi su minori con l’Intelligenza artificiale

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Orrore a Bolton, in Inghilterra: un 27enne usava l’intelligenza artificiale per creare immagini di abusi su minori, partendo da foto di bambini veri, su commissione

Usava l’intelligenza artificiale per creare immagini di abusi su minori, partendo da foto di bambini veri, su commissione. E le rivendeva. Per questo Hugh Nelson, un 27enne di Bolton, in Inghilterra, è stato condannato a 18 anni di carcere.

Nelson utilizzava Daz 3D, un programma con una funzione di intelligenza artificiale, per trasformare immagini “normali” di bambini in immagini di abusi sessuali. In alcuni casi, erano i pedofili a commissionargli le immagini, fornendo fotografie di bambini con cui avevano avuto contatti nella vita reale. Vendeva le sue “opere” nelle chat room in rete, dove discuteva anche di abusi sessuali su minori con altri aggressori.

Il giudice Martin Walsh ha detto in aula che Nelson non mostrava alcun riguardo per il danno causato dalla distribuzione del materiale “straziante e nauseante”: “Sembra che non ci siano limiti alla profondità della depravazione esibita nelle immagini che era pronto a creare e mostrare agli altri”.

Nelson è stato arrestato dopo essere stato beccato da un agente di polizia sotto copertura in una chat room online. Le perquisizioni effettuate dalla polizia sui suoi dispositivi hanno inoltre rivelato che l’uomo aveva scambiato messaggi con tre individui diversi, incitando allo stupro di bambini di età inferiore ai 13 anni. Nel corso delle indagini, gli agenti hanno identificato sospettati e vittime in tutto il mondo, tra cui Italia, Francia e Stati Uniti.

Nelson si è presentato sul banco degli imputati indossando un panciotto e una cravatta. Ha salutato i genitori nella galleria del pubblico mentre entrava in tribunale, ma è rimasto seduto con la testa bassa per la maggior parte dell’udienza. In sua difesa l’avvocato Robert Elias ha dichiarato alla corte che il suo assistito aveva vissuto una “vita solitaria nella camera da letto della casa dei suoi genitori”: “Ciò che cercava principalmente era la convalida, le congratulazioni e un senso di appartenenza a una comunità. Guadagnava relativamente piccole somme di denaro. Si è tuffato nella tana del Bianconiglio in questo tipo di vita fantastica e ne è rimasto completamente assorbito”.

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