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L’evoluzione del linguaggio musicale passa da “Mewzing Project”

musica concertone

“Mewzing Project” è un progetto ambizioso di evoluzione del linguaggio musicale, ove convivono il fascino del passato e il futuro ipnotico del digitale

Esplorare dimensioni alternative del pensiero emotivo alla ricerca di un modello edonistico in cui identificarsi, trascendendo ogni sonorità codificata dai canoni estetici del presente: questa la missione di un ensemble di carismatici e celebri musicisti finalizzata a concepire un progetto ambizioso di evoluzione del linguaggio musicale, ove convivono il fascino del passato e il futuro ipnotico del digitale con l’impiego delle tecnologie di intelligenza artificiale.

Questo è “Evolution”, una visione artistica che introduce un percorso dal concetto metaforico del tempo evanescente, attraversando generi, epoche e sensazioni per guidare l’ascoltatore al centro di un’esperienza sinestetica che travalica i confini del tempo e dello spazio.

Ascolta su Spotify.

Ideato e curato del Maestro e compositore Marco Sabiu, già direttore d’orchestra in molteplici edizioni del Festival di Sanremo e collaboratore di artisti universalmente conosciuti come Françoise Hardy, Luciano Pavarotti, Ennio Morricone e Luciano Ligabue, in sinergia con Elisa Rubini e William Seiferth, titolari dell’etichetta statunitense Mewzing Project – label che riunisce musicisti compartecipi in progetti innovativi -, “Evolution” è una combinazione sorprendente tra un passato evocativo e un futuro magnetico, dove le tecnologie digitali non solo accompagnano, ma ridefiniscono la concezione stessa del suono.

Un’alchimia musicale dall’appeal eclettico per un brano – disponibile sui digital store in 3 versioni, Radio Edit, Club Mix e Alternate Take – introdotto dalla spiccata cantabilità espressiva del tenore Augusto Celsi, in accurata armonia con le atmosfere suasive evocate dalla caratterizzazione timbrica della voce di Deborah Johnson, cantante di origini afroamericane e figlia del famoso interprete della musica pop Wess Johnson.

Autore del testo e delle melodie è il musicista e liricista Max Marchione – noto per aver contribuito alla realizzazione di diversi progetti discografici di spicco, prestando la sua abilità e la sua sensibilità artistica a virtuosi interpreti come Audio 2, Sandy Marton, Ivana Spagna, Roberto Vecchioni e Georgina Ward -, mentre la tastiera è magistralmente suonata dal pianista Marco Ricciotti, che vanta collaborazioni durature con il maestro Andrea Bocelli e il compositore canadese David Foster, offrendo un’esecuzione impeccabile delle sonorità che generano sensazioni acustiche ideali. Una maestria tecnica e un’eleganza che si fondono perfettamente con il timbro morbido e suadente della sassofonista Letizia Brunetti, la cui esperienza internazionale arricchisce il brano con un ulteriore tocco di sofisticata sensibilità.

La parte ritmica e le basi del pezzo sono state minuziosamente curate da due D.J. di rilievo: Auerbach, figura iconica della scena musicale della riviera adriatica con una carriera all’attivo dal 1979, e Tambu, giovane talento della generazione Z, che insieme apportano una ventata di freschezza e innovazione, rendendo “Evolution” un esempio lampante di come la musica possa evolversi senza dimenticare le proprie radici.

Il videoclip ufficiale, realizzato per impreziosire visivamente il brano, è stato girato all’interno di un tempio della lirica e interpretato da Angela Albonetti, danzatrice professionista del corpo di ballo presso il Gran Teatro di Łódź, in Polonia, coadiuvata da Davide Albonetti, ballerino per X Factor e The Voice nel Regno Unito, oltre che per il film di culto Barbie diretto da Greta Gerwig e interpretato da Margot Robbie e Ryan Gosling.

Guarda il video.

“Evolution” racchiude perfettamente l’essenza di un linguaggio estetico fascinoso ed elegante, dove il canto pregevole del passato accarezza le note di un presente senza tempo, convivendo in simbiosi con il suono per vestire di emozioni la contemporaneità di una cultura pop house di altissima qualità. Una sinergia senza precedenti tra l’analogico e il digitale, il classico e il moderno, l’eterno e il transeunte.

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