Il gatto tra i protagonisti di “Passaggio a nord ovest” su Rai 1


Il gatto tra i protagonisti di “Passaggio a nord ovest”, in onda oggi su Rai 1. Alberto Angela a Lisbona per visitare la splendida Torre di Belem

passaggio a nord ovest

Leonardo da Vinci lo definì “un capolavoro della natura”: è il gatto, l’animale domestico più presente nelle case degli italiani. Intelligente, autonomo, misterioso, estremamente agile, ma con una sublime grazia nei movimenti. Ma quando è nato il rapporto tra l’essere umano e il gatto? E perché ci affascina così tanto? Si scoprirà nella puntata di “Passaggio a nord ovest”, il programma di Rai Cultura ideato e condotto da Alberto Angela, in onda sabato 2 novembre alle 15.10 su Rai 1.

A seguire Alberto Angela accompagnerà gli spettatori a Lisbona in Portogallo per visitare la splendida Torre di Belem, una delle porte d’Europa da cui partivano le flotte europee verso nuovi approdi. Situata sull’estuario del fiume Tago, è un magnifico gioiello di pietra, “biglietto da visita” della città. E ancora, la trasmissione ripercorrerà la storia di Lisbona dal Castello di San Giorgio, posto sul colle più alto che domina la città.

La rubrica Pompei ultime scoperte, realizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, mostrerà, poi, come la tecnologia supporta il grande lavoro degli archeologi. Grazie al laser scanner è possibile scoprire tesori ancora nascosti di questa grande città del passato.

A bordo di una nave ultratecnologica, un team di ricercatori e di archeologi subacquei guideranno Ocean One K, uno straordinario robot antropomorfo sviluppato dall’università californiana di Stanford. Il programma lo seguirà in diverse missioni a profondità sempre maggiori fino a 1000 metri, un record straordinario per un prototipo che apre nuove frontiere nell’archeologia subacquea.

Per la nuova rubrica “Passaggio alla Mostra”, la puntata si recherà a Palazzo Pallavicini di Bologna, per ammirare la mostra con oltre 120 opere di Antonio Ligabue. L’arte per questo artista è sempre stata un’esigenza innata che lo aiutava a sopportare le difficoltà e i dolori della vita. Questo è riscontrabile soprattutto nella forza dei suoi dipinti che colpisce ancora oggi, emozionando e toccando nel profondo.