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MyCIA completa l’acquisizione di Dishcovery e del suo staff

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MyCia, attraverso la holding HealthyFood che la detiene, acquisisce il 100% delle quote societarie di uno dei suoi principali competitor, Dishcovery e del suo staff

Consolida la sua crescita con un nuovo milestone MyCIA, giovane PMI innovativa italiana, nata ad Arzignano (VI) e con sede anche a Milano, che ha l’obiettivo di tutelare le esigenze alimentari dei consumatori nell’alimentazione fuori casa, attraverso soluzioni digitali inclusive per il settore Horeca. E’ di questi giorni l’annuncio dell’acquisizione, attraverso la holding HealthyFood che la detiene, del 100% delle quote societarie di uno dei suoi principali competitor, Dishcovery e del suo staff.
Il valore dell’operazione è confidenziale.
Fondata a Modena nel 2018 da Marco Simonini e Giuliano Vita e con un portafoglio di 800 clienti e importanti partnership con colossi del F&D, Dishcovery è nata con l’obiettivo di rivoluzionare l’esperienza culinaria dei ristoranti. Specializzata in soluzioni digitali, ha sostenuto una rapida crescita durante la pandemia, grazie alla necessità di soluzioni contactless, supportata anche dall’ingresso di fondi nel capitale per sostenere la sua presenza a livello internazionale, contribuendo a modernizzare il settore della ristorazione.
I due brand continueranno ad operare in parallelo, servendo ognuno la propria clientela e insieme Dishcovery si arricchirà dei servizi a valore aggiunto, soprattutto in termini di inclusività, di MyCIA con la sua Carta d’Identità Alimentare, compilata da oltre 190 mila utenti. Perché i dati di settore, in linea con quelli del Centro Studi di MyCIA, parlano chiaro: nella selezione dei ristoranti, l’inclusività è per la metà degli italiani al primo posto nella scelta dei locali, con un trend inarrestabile che ha portato, in parallelo, alla radicale trasformazione degli scaffali del retail per dare spazio a prodotti dedicati a fasce alimentari sempre più specifiche.
“Sono entusiasta di questa nuova acquisizione che porta due innovative società italiane ad unirsi rafforzando il nostro ruolo in un mercato così strategico, ampliando il portafoglio clienti” commenta Pietro Ruffoni, fondatore e CEO. “Dishcovery è stato il precursore di questo settore e ha aperto quella strada che abbiamo contribuito anche noi ad ampliare con la svolta della Carta d’Identità Alimentare. Siamo simili nell’attitudine alla tecnologia, all’innovazione e alla creazione di valore attraverso piattaforme, particolarmente facili e vincenti, di dialogo con la clientela per il mondo Horeca. Insieme ci rafforziamo nel perseguire il nostro obiettivo di standardizzare la nostra carta e il suo sistema unico al mondo per costruire un mondo sempre più attento e inclusivo.”
La somma dei due portafogli genera numeri importanti per il settore: oltre 3.000 clienti, che vanno da colossi multinazionali, ai migliori ristoranti e bar di tutta Italia, con oltre 30 milioni di utilizzi registrati attraverso la piattaforma.
Nella foto, da sinistra: Marco Simonini, Pietro Ruffoni e Giuliano Vita
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