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Da Great Place to Work Italia la classifica delle top 15 aziende dove lavorare

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Great Place to Work Italia, ascoltando le opinioni espresse direttamente dai collaboratori dei reparti produttivi, ha stilato l’edizione 2024 del ranking delle organizzazioni Best Workplaces for Blue Collar

Great Place to Work Italia, ascoltando le opinioni espresse direttamente dai collaboratori dei reparti produttivi, ha stilato l’edizione 2024 del ranking delle organizzazioni Best Workplaces for Blue Collar, realtà che rappresentano l’eccellenza degli ambienti di lavoro Made in Italy a misura di “tute blu”. Orgoglio professionale (+8%), maggiori opportunità d’innovazione nelle modalità di lavoro (+26%), grande fiducia nelle capacità di delega e coordinamento da parte del management (+24%) e contesti lavorativi accoglienti e inclusivi (+21%) sono i tratti caratteristici delle organizzazioni più virtuose dell’industria manifatturiera italiana. “Per realizzare una vera rivoluzione nel mondo del lavoro, è essenziale che le aziende ascoltino e coinvolgano non solo i collaboratori degli uffici, ma anche quelli operativi, dichiara Beniamino Bedusa, presidente di Great Place to Work Italia.

Il 77% degli operai italiani, collaboratori in una tra le 15 organizzazioni d’eccellenza della manifattura tricolore, afferma di lavorare in un eccellente luogo di lavoro con una differenza di ben 25 punti percentuali rispetto alle altre aziende analizzate (52%). È uno dei dati principali che emergono dalla 3ᵃ edizione del ranking Best Workplaces for Blue Collar 2024, stilato da Great Place to Work Italia ascoltando e analizzando i pareri espressi da oltre 10mila blue collar, impiegati in 50 realtà produttive dell’industria manifatturiera italiana. Un ulteriore distinzione chiave evidenziata nel confronto tra i Best Workplaces for Blue Collar e le altre aziende oggetto dell’analisi svolta dalla realtà leader per la cultura organizzativa, riguarda la percezione diversificata del clima lavorativo tra gli operai e gli impiegati: nelle 15 aziende in classifica, infatti, la differenza nel Trust Index, l’indice che rappresenta il valore medio delle risposte positive al questionario di clima aziendale, tra i lavoratori Blue Collar (69%) e chi lavora negli uffici (78%) è di 9 punti percentuali a favore degli impiegati, mentre nelle altre aziende la differenza di percezione ed esperienza si allarga a 12 punti di Trust Index (48% vs 60%). Da questo dato emerge chiaramente come la capacità d’includere e coinvolgere tutti, abbattendo le differenze di percezione e di status, sia un elemento vincente per le aziende che aspirano all’eccellenza: una minore differenza di trattamento tra operai e impiegati si riflette positivamente anche sul clima aziendale nel suo complesso.

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