Luce, la mascotte di Simone Legno per il Giubileo 2025, fa discutere


Luce, la mascotte scelta per il Giubileo 2025, è stata realizzata dall’artista romano Simone Legno e in molti l’hanno criticata: ecco perché

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Una bimba pellegrina, realizzata con l’estetica dei manga, con gli stivali infangati dal cammino, crocifisso al collo e occhi grandi spalancati sul mondo, pieni di luce, così come il suo nome: Luce appunto. È lei, la mascotte scelta dal Vaticano per il Giubileo 2025 e disegnata dall’artista romano Simone Legno che ha fondato nel 2003 il marchio ispirato all’arte nipponica, Tokidoki.

Ma se al primo impatto questa bambinetta ispira tenerezza e allegria, la scelta del Dicastero per l’Evangelizzazione del Vaticano non è piaciuta a tutti. C’è chi l’ha criticata per la troppa somiglianza con l’attivista per il clima Greta Thunberg e chi per la scelta dell’illustratore che con Tokidoki ha firmato anche alcuni gadget per il Gay Pride e alcuni sex toys. “La scelta di Luce è radicale, visto il contesto. Anche in Vaticano ci sarà chi non l’ha presa bene. Ma non c’è niente di male– dice l’artista intervistato da Repubblica- non è aver collaborato con un produttore di sex toys il problema, e l’inclusione è fondamentale dagli inizi. In questo brand siamo persone per bene, aperte, senza bandiere politiche. Ci è dispiaciuto che ci hanno dato dei fascisti per aver lavorato con il governo per Expo Osaka. I nostri valori sono chiari, a prescindere. Ma le critiche vengono solo dall’Italia“.

Luce ha anche dei compagni di viaggio: un cagnolino, una angioletto e una colomba della pace (Santino, Iubi e Aura) e degli amici (Fe, Xin, Sky) per abbracciare tutte le culture del mondo. Il Giubileo è senza dubbio un’occasione unica di incontro e dialogo per milioni di persone, tra cui molti giovani- sottolinea l’illustratore- Spero che la pellegrina Luce e i suoi amici viaggiatori, possano rappresentare i sentimenti che risuonano nei cuori delle giovani generazioni”.