Sindrome coronarica acuta: strategia “strike early-strike strong” funziona


La gestione della sindrome coronarica acuta ha visto un significativo passo avanti grazie alla strategia “strike early-strike strong” che prevede l’uso intensivo e precoce degli inibitori di PCSK9

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La gestione della sindrome coronarica acuta (ACS) ha visto un significativo passo avanti grazie alla strategia “strike early-strike strong” (colpisci presto, colpisci forte) che prevede l’uso intensivo e precoce degli inibitori di PCSK9 (PCSK9i).

Questo approccio, supportato da evidenze real-world provenienti dal registro AT-TARGET-IT, è stato recentemente presentato al Congresso ESC 2024 e pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology.

Il contesto dello studio
Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori italiani coordinati da Paola Gargiulo dell’Università Federico II di Napoli, ha esaminato l’efficacia e la sicurezza dell’inizio precoce della terapia con PCSK9i in pazienti con ACS. La ricerca ha coinvolto 771 pazienti, con un’età media di 62 anni, trattati in 35 ospedali italiani. La maggior parte dei pazienti (94,8%) ha ricevuto la prescrizione di PCSK9i durante il ricovero ospedaliero, mentre il restante 5,2% alla dimissione.

Obiettivi e metodologia
L’obiettivo principale dello studio era valutare il controllo lipidico e gli esiti cardiovascolari maggiori (MACE) in relazione ai livelli di colesterolo LDL (LDL-C) al primo controllo lipidico. I pazienti sono stati seguiti per un periodo mediano di 11 mesi, con un primo controllo lipidico a 37 giorni dal ricovero.

Disegno dello studio
Popolazione: 771 pazienti con ACS dal registro AT-TARGET-IT.

Periodo di arruolamento: dal 1° marzo 2020 al 31 maggio 2023.

Endpoint lipidico: percentuale di pazienti che raggiungevano il target di LDL-C <55 mg/dL al primo controllo lipidico.

Endpoint clinico: incidenza di eventi cardiovascolari maggiori compositi (morte per tutte le cause, infarto miocardico non fatale, ictus non fatale e rivascolarizzazione guidata dall’ischemia) durante il follow-up in relazione ai quartili di LDL-C al primo controllo lipidico.

Risultati principali
I risultati hanno mostrato una riduzione significativa dei livelli di LDL-C, con una mediana che è passata da 137 mg/dL a 43 mg/dL al primo controllo lipidico. Il 68,3% dei pazienti ha raggiunto l’obiettivo di LDL-C <55 mg/dL, con una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori.

In particolare, i pazienti nel quartile inferiore dei valori di LDL-C (<23 mg/dL) hanno mostrato un rischio significativamente inferiore di MACE, mortalità per tutte le cause e rivascolarizzazione guidata dall’ischemia.

Dettagli sui risultati
Controllo lipidico: 527 pazienti (68,3%) hanno raggiunto l’obiettivo di LDL-C <55 mg/dL al primo controllo lipidico. Di questi, 404 (76,8%) sono stati dimessi con statine più ezetimibe come terapia di fondo.

Riduzione del rischio CV: le curve degli eventi attraverso un follow-up mediano di 11 mesi hanno mostrato un rischio gradualmente inferiore di 4P-MACE, 3P-MACE, mortalità per tutte le cause e rivascolarizzazione guidata dall’ischemia nel quartile inferiore dei valori di LDL-C al primo controllo lipidico (<23 mg/dL) e nei pazienti che avevano raggiunto livelli di LDL-C <55 mg/dL.

Conclusioni
In conclusione, lo studio AT-TARGET-IT fornisce evidenze solide a supporto dell’adozione di una strategia di trattamento precoce e intensiva con PCSK9i nei pazienti con ACS. Questa strategia non solo è sicura ed efficace, ma è anche associata a una significativa riduzione del rischio cardiovascolare residuo, migliorando così gli esiti clinici dei pazienti.

«Il messaggio che risuona in questo congresso è chiaro: colpisci presto e colpisci forte. Tratta il colesterolo il prima possibile nel modo più forte possibile, e in questo gli inibitori di PCSK9 sono la strategia terapeutica migliore e più efficace che abbiamo a disposizione» ha concluso il prof. Musumeci.

Bibliografia
Gargiulo P, Basile C, Galasso G, et al. Strike early-strike strong lipid-lowering strategy with PCSK9i in ACS patients. Real-world evidence from AT-TARGET-IT registry. Eur J Prev Cardiol. 2024 May 24:zwae170. doi: 10.1093/eurjpc/zwae170. leggi