Su Rai Storia secondo appuntamento con “Cortina nella Grande Guerra”


Stasera seconda e ultima puntata di “Cortina nella Grande Guerra”, in onda martedì 5 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia

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Nel primo conflitto mondiale il nemico non è solo il soldato avversario, ma è anche, e soprattutto, la montagna, la natura, grandiosa e al tempo stesso terribile. È da qui che riparte di racconto di “Su tutte le vette è guerra” – titolo che riprende, mutandolo, un verso di Goethe – seconda e ultima puntata di “Cortina nella Grande Guerra”, in onda martedì 5 novembre alle 21.10 in prima visione su Rai Storia. Lo speciale si avvale della narrazione di Emanuela Lucchetti sui luoghi delle vicende belliche, insieme al contributo di storici ed esperti della comunità ampezzana e delle sue Dolomiti, del mondo dell’alpinismo e soprattutto del Primo conflitto mondiale in quei territori (Marco Mondini, Diego Leoni, Paolo Giacomel ed Enrico Camanni). Si configura un nuovo e inedito teatro del conflitto, una guerra caratterizzata da accaniti scontri tra le cime, da imprese alpinistiche straordinarie e da vette che vengono fatte esplodere.

Dopo due anni e mezzo, senza che vi siano stati grandi avanzamenti e conquiste a favore di uno dei due contendenti, arriva la disfatta di Caporetto nell’ottobre 1917. Cambia ancora una volta il destino di Cortina: insieme ad altri vastissimi territori viene riconquistata dagli Austriaci. Solo un anno più tardi dopo la battaglia di Vittorio Veneto, l’esercito italiano riesce a sfondare le linee nemiche. A fine conflitto, nel 1918, dopo anni di sconvolgimenti, Cortina è definitivamente ripresa dagli italiani: poco dopo sarà annessa al Regno d’Italia. La guerra è stata un’immane carneficina e ha anche cambiato, sfigurandolo, il volto delle montagne. Queste sono però entrate nella coscienza di tutti gli italiani e nel dopoguerra diventeranno sempre più anche un importante luogo della memoria. Dopo il conflitto inizierà presto una nuova pagina della storia di Cortina, una storia stavolta di pace, prosperità, che, superando gli anni tremendi della Seconda guerra mondiale, troverà la sua celebrazione anche attraverso lo sport con le Olimpiadi Invernali del 1956.