Al liceo scientifico di Recanati una ragazza è precipitata dal secondo piano: operata all’ospedale di Ancona, ora è fuori pericolo
Dopo Larimar, a Piazza Armerina, e Leo a Senigallia, due 15enni che si sono tolti la vita in modo tragico a distanza di meno di un mese, sempre dalle Marche arriva un’altra notizia che lascia tanti interrogativi sul malessere degli adolescenti. Una ragazzina- sempre di 15 anni- in una scuola di Recanati sarebbe precipitata dal secondo piano dell’edificio, dopo essere stata vista salire su un banco.
COSA SI SA
Il fatto risale a ieri mattina, quando i suoi compagni di classe si stavano dirigendo verso la palestra per l’ora di educazione fisica. La 15esse invece si sarebbe attardata in classe per poi cadere dalla finestra. La ragazzina è stata subito trasportata in codice rosso all’ospedale Torrette di Ancona per essere sottoposta ad un intervento chirurgico che ha avuto buon esito.. “La ragazzina è arrivata alle 9,22 è giunta al Pronto Soccorso dell’Ospedale di Torrette a seguito di trauma da precipitazione da cui ha riportato due fratture importanti- spiega il bollettino medico- Operata nel pomeriggio ora la sua prognosi rimane riservata”. A scuola sono poi intervenuti i carabinieri per i dovuti accertamenti e quindi per capire se si sia trattato di una caduta accidentale o di un gesto volontario, su cui al momento resta il riserbo.
I GENITORI DI LEO DAL MINISTRO VALDITARA
Sempre nelle Marche, il 14 ottobre scorso, è avvenuto un fatto dal finale purtroppo tragico: il suicidio di Leonardo Calcina, a Senigallia, che si è tolto la vita sparandosi con la pistola del padre dopo mesi di derisioni e soprusi da parte di alcuni compagni di scuola. Dopo la sua morte i genitori del ragazzo hanno avviato una battaglia per accertare eventuali mancanze e eventuali responsabilità nell’ambito scolastico: proprio ieri infatti Francesco Calcina e Viktoria Ramanenka, insieme al loro avvocato Pia Perricci, hanno incontrato a Roma il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara con una serie di documenti. Tra questi, anche il progetto che prevede che Leo sia ricordato con una legge, “un codice- spiega la legale della famiglia- che preveda una crescita istruttiva e costruttiva a livello umano. La scuola deve essere un luogo sicuro, per tutti”.