Fino al 6 aprile 2025 la Casina delle Civette in Villa Torlonia ospita la mostra “Niki Berlinguer. La signora degli arazzi”
Fino al 6 aprile 2025 la Casina delle Civette in Villa Torlonia ospita la mostra “Niki Berlinguer. La signora degli arazzi”. Esposta una panoramica completa della produzione di arazzi realizzati dall’eminente tessitrice e artista, pioniera nel tradurre la pittura in narrazioni tessili, unendo l’antica tecnica del piccolo punto con influenze contemporanee. Per la prima volta la Casina delle Civette accoglie al suo interno una mostra di arazzi del XX secolo che dialogano con il liberty architettonico delle vetrate e degli ambienti di questo gioiello romano.
L’esposizione, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, a cura di Claudio Crescentini, è organizzata da “Il Cigno Arte”. Catalogo: “Il Cigno Arte”. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Conosciuta come “la grande signora italiana degli arazzi”, Niki Berlinguer – nome d’arte di Corinna Adelaide Augusta Fidelia (1905-1994) dopo il suo matrimonio con Mario Berlinguer nel 1950 –, ha lavorato con gli esponenti principali delle correnti artistiche italiane del Dopoguerra, tra cui artisti come Umberto Mastroianni, Achille Perilli, Renato Guttuso, Piero Dorazio, Emilio Vedova e Corrado Cagli. Attraverso il suo lavoro, Niki Berlinguer ha dialogato con le opere di grandi maestri come Hans Hartung, Paul Klee, Vincent Van Gogh e molti altri, fornendo con l’arte tessile nuove dimensioni linguistiche e cromatiche, all’insegna della fusione tra tradizione e innovazione.
In mostra sono presentati lavori per lo più poco noti e da lungo tempo non visibili al grande pubblico, tra cui due opere dell’artista provenienti l’una dalle collezioni del Museo di Roma a Palazzo Braschi e l’altra dagli archivi del Museo di Arte Contemporanea di Roma (Macro). Il percorso espositivo è arricchito infine dall’ultima video-intervista dell’artista del gennaio 1994, regia di Maura Cosenza, che sarà trasmessa in mostra grazie alla collaborazione con il Centro Internazionale Antinoo per l’Arte – Centro Documentazione Marguerite Yourcenar.