L’FBI sventa un complotto iraniano per assassinare Donald Trump. Il piano doveva essere messo in atto prima delle elezioni presidenziali
Il Dipartimento di Giustizia Usa ha rivelato un piano orchestrato da esponenti iraniani per assassinare Donald J. Trump prima delle recenti elezioni presidenziali.
Secondo i documenti processuali, depositati alla corte federale di Manhattan e desecretati dopo il voto, nel settembre scorso un contatto iraniano in USA avrebbe ricevuto l’incarico dal Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) di concentrare i propri sforzi sulla sorveglianza e uccisione dell’ex presidente Trump.
Secondo la ricostruzione, l’uomo avrebbe informato un ufficiale dell’IRGC che un’operazione del genere avrebbe comportato costi significativi. In risposta, l’ufficiale avrebbe affermato: “Abbiamo già speso molti soldi, il denaro non è un problema”.
Parallelamente, l’FBI ha arrestato due individui, Carlisle Rivera e Jonathan Loadholt, accusati di essere stati reclutati per assassinare figure di spicco, tra cui un importante giornalista.
Un terzo sospettato, Farhad Shakeri, descritto come una “risorsa” dell’IRGC, è attualmente ricercato e si ritiene si trovi a Teheran.
Secondo il Dipartimento di Giustizia, Shakeri avrebbe coordinato le operazioni di sorveglianza e pianificato gli omicidi su commissione.
Il procuratore generale Merrick B. Garland ha dichiarato: “Ci sono pochi attori al mondo che pongono una minaccia così grave alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti come l’Iran”.
Le autorità statunitensi continuano a monitorare attentamente le attività dell’IRGC e a collaborare con le agenzie di intelligence per prevenire ulteriori minacce.