Home restaurant e parcheggi selvaggi nel weekend di “Mi manda RaiTre”


Dai ristoranti “casalinghi” ai furbetti del parcheggio: le anticipazioni delle puntate del weekend di “Mi Manda RaiTre”

mi manda raitre

Dai ristoranti “casalinghi” ai furbetti del parcheggio: il weekend di “Mi Manda RaiTre” si apre sabato 9 novembre alle 09.05 su Rai con gli “home restaurant”. Nel 2023 gli italiani hanno speso circa 92 miliardi per mangiare fuori casa, una tradizione che resiste ad una generalizzata crisi dei consumi: il programma inizia un viaggio fra gli “home restaurant”, attività di ristorazione casalinga in cui si cucina e si utilizza la propria abitazione trasformandola in un ristorante. Un’attività che prevede alcuni requisiti e passaggi burocratici. Tra gli ospiti di Federico Ruffo: Luciano Sbraga, vicedirettore generale della Federazione Italiana Pubblici Esercizi; Michele Ruschioni, giornalista e direttore “Braciamiancora”; Cristiano Tomei, chef.

Domenica 10 novembre alle 9.00, invece, “Mi Manda RaiTre” torna sul fenomeno dei ‘parcheggi selvaggi”, strutture in cui le automobili vengono spostate in luoghi non custoditi o a rischio multa ad insaputa dei proprietari che hanno pagato per lasciare la propria automobile in un luogo sicuro: dopo Roma e Napoli è la volta di Milano e della zona delle rimesse intorno agli aeroporti, alla ricerca dei “furbetti del parcheggio”. Si parlerà poi di frodi alimentari: cibi spesso camuffati con sostanze che vengono aggiunte
per migliorarne l’aspetto esterno e renderli più appetibili per l’acquisto, ma non sempre segnalate dal venditore e a volte dannose per la salute, come accade per solfiti, nitriti e nitrati. Tra gli ospiti di Federico Ruffo: Silvia Dodi, avvocato Federconsumatori; Barbara Molinario, Consumerismo; Dario Vista, nutrizionista e tecnologo alimentare.

LA REPLICA

Gaetano Campolo, CEO di Home Restaurant Hotel S.r.l., ha recentemente inviato un appello alla stampa per denunciare l’incompletezza e l’apparente parzialità del servizio trasmesso da Mi Manda Rai Tre, programma condotto da Federico Ruffo. Al centro della questione vi è l’inchiesta andata in onda nelle scorse settimane, che ha sollevato critiche e polemiche all’interno del settore degli Home Restaurant, accusando queste attività di irregolarità fiscali e sanitarie.

Campolo dichiara che, nelle settimane precedenti alla messa in onda, la redazione di Mi Manda Rai Tre aveva contattato la sua azienda, richiedendo documentazione rilevante sul settore degli Home Restaurant, che egli ha fornito prontamente. Tra i documenti messi a disposizione figuravano: il Bollettino dell’Antitrust del 2017, che chiarisce le regolamentazioni specifiche per questo tipo di attività, il parere favorevole del Ministero dell’Interno e la proposta di legge DDL 26/47, ancora in attesa di approvazione in Parlamento e fondamentale per la regolamentazione del settore.

Secondo Campolo, nessuno di questi documenti è stato poi utilizzato nel servizio trasmesso, portando a un racconto distorto e incompleto. L’inchiesta, che ha avuto ampio spazio sui canali della TV di Stato, ha trascurato elementi che Campolo considera essenziali per offrire una rappresentazione equa e veritiera degli Home Restaurant, settore che sta cercando di affermarsi in Italia e che risponde a una crescente domanda di esperienze gastronomiche personalizzate.

Un Quadro Normativo Ignorato: Bollettino Antitrust, Parere del Ministero dell’Interno e DDL 26/47

In una nota, Campolo ha sottolineato come l’Antitrust, nel 2017, abbia stabilito che gli Home Restaurant non devono essere soggetti alle stesse normative fiscali e sanitarie dei ristoranti, riconoscendone il carattere di attività privata e di libero mercato. Il bollettino Antitrust rappresenta un documento fondamentale, che legittima queste attività come realtà distinte rispetto alla ristorazione tradizionale.

Allo stesso modo, il Ministero dell’Interno ha espresso un parere favorevole sul settore degli Home Restaurant, ritenendoli pienamente compatibili con le norme vigenti in materia di sicurezza e igiene. Infine, la DDL 26/47 è una proposta di legge ancora bloccata in Parlamento, che avrebbe il compito di regolamentare definitivamente il settore e offrire una maggiore chiarezza normativa.

L’omissione di questi documenti da parte della trasmissione, secondo Campolo, ha impedito al pubblico di comprendere appieno le basi legali su cui il settore si fonda, portando invece a una percezione negativa e distorta.

L’Appello di Gaetano Campolo: “La Stampa Deve Fare Chiarezza”

Campolo ha richiesto alla stampa di fare luce su queste omissioni e di contribuire a ristabilire una visione corretta e bilanciata del settore degli Home Restaurant. “Non si tratta solo di un danno d’immagine”, ha dichiarato Campolo, “ma di una campagna di disinformazione che danneggia l’intero settore e limita le possibilità di sviluppo per centinaia di piccoli imprenditori in Italia”.

Il CEO di Home Restaurant Hotel ritiene che l’inchiesta di Mi Manda Rai Tre sia un esempio di come, in alcuni casi, i media possano trascurare dati fondamentali, piegandosi a pressioni lobbistiche provenienti dai grandi gruppi della ristorazione. Il suo appello alla stampa è quindi rivolto a giornalisti e testate che credono nell’importanza di un’informazione libera e completa, capace di dare voce anche ai settori emergenti dell’economia italiana.

Richiesta di Trasparenza e di Riconoscimento per un Settore in Crescita

Campolo conclude il suo appello con una richiesta di trasparenza: “È fondamentale che il pubblico sia informato in modo corretto e imparziale, per evitare che i pregiudizi e le omissioni impediscano a settori come quello degli Home Restaurant di crescere e di rispondere a una domanda autentica della nostra società.”

L’invito alla stampa è chiaro: contribuire a una narrazione che includa tutte le informazioni, incluse quelle normative che, come il bollettino Antitrust e il parere del Ministero dell’Interno, offrono legittimità al settore degli Home Restaurant.