In libreria “Il Giubileo: Segni Simboli Riti” di Francesco Gligora e Biagia Catanzaro


Il libro di Gligora e Catanzaro offre una panoramica sintetica sugli aspetti più rilevanti e più incisivi che hanno determinato la fisionomia del pontificato di ciascun papa dei Giubilei

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Questo volume offre una panoramica sintetica sugli aspetti più rilevanti e più incisivi che hanno determinato la fisionomia del pontificato di ciascun papa dei Giubilei. La trattazione, da Bonifacio VIII (1300) fino al 2015, segue l’ordine cronologico con cui gli Anni Santi sono stati indetti e celebrati; individua e sottolinea il contesto storico nel quale si staglia la figura del pontefice come protagonista di molteplici attività che segnano il carattere e lo sviluppo dei tempi. I dati informativi, strutturati in un inquadramento storico, sono articolati in forma semplice e chiara e puntano a far comprendere la funzione che ciascun pontefice ha svolto nel processo storico. Ampio spazio viene riservato al Giubileo sia come evento storico-religioso sia come “opera d’arte”: un’occasione straordinaria per promuovere e realizzare opere urbanistiche e artistiche che hanno abbellito la Roma dei papi, rinascimentale e barocca. Il richiamo, infine, a qualche particolare che sa di curiosità rende il testo un utile strumento di conoscenza di base e di facile consultazione.

«Nella tradizione cristiana il nome ebraico Jobel assume il significato di giubileo, riferendosi al lieto annuncio dell’anno giubilare dato dai messi con il suono della buccina, l’antico strumento a fiato a forma di corno di montone. Il Giubileo, iniziato nell’Antico Testamento, ritrova la sua continuazione nel Nuovo Testamento, dove acquista però un valore nuovo, essenzialmente spirituale e religioso rispetto a quello giuridico e sociale del giubileo ebraico. Il vecchio Giubileo rimetteva i debiti terreni, materiali; faceva guadagnare la libertà fisica e giuridica; il nuovo Giubileo libera gli schiavi dal peccato che, come figli di Dio, ritornano alla libertà spirituale e acquistano i beni celesti. Esso è inteso come “un anno di grazia”, un anno della remissione dei peccati e delle pene per i peccati, un anno della riconciliazione con Dio, un anno di penitenza, di speranza, di salvezza. È un anno di Dio, Signore del cielo e della terra, il Padre di tutti; un anno di Cristo, figlio di Dio e Dio egli stesso, il Messia, il Redentore del mondo, l’unico mediatore tra Dio e gli uomini, il Verbo incarnato, grazie alla cui venuta sulla terra il “tempo umano” iniziato nella creazione ha raggiunto la sua pienezza. Gesù Cristo, nato nel tempo dell’uomo, si fece egli stesso centro della storia e “Signore del tempo”.»

FRANCESCO GLIGORA, giornalista, pubblicista, direttore di riviste storico-giuridiche, è stato presidente dell’Accademia Internazionale di Propaganda Culturale.

BIAGIA CATANZARO, già ordinario di Storia e Filosofia nei Licei, si è specializzata in Storia contemporanea presso l’Università di Roma e in Psicologia presso il Pontificio Ateneo Salesiano di Roma. Insieme sono stati insigniti di alte onorificenze vaticane.