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Contratto metalmeccanici: salta il rinnovo, proclamato sciopero generale

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Salta la trattativa sul rinnovo del contratto dei metalmeccanici, ora sciopero generale. La mobilitazione di 8 ore sarà proclamata nelle prossime settimane

È rottura tra sindacati e datori di lavoro sul rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici. Al tavolo con Federmeccanica-Assistal e Fiom, Fim e Uilm le distanze sono in particolare sugli aumenti salariali. I sindacati daranno avvio alla mobilitazione con blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le aziende metalmeccaniche. Inoltre, proclamano 8 ore di sciopero da effettuare nelle prossime settimane.

UILM: “DA AZIENDE PROPOSTE IRRICEVIBILI”

“L’incontro di oggi- dice il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella- rappresenta un bivio fondamentale della trattativa del rinnovo del contratto nazionale dei metalmeccanici perché si è sancito che nulla sarà come prima, che i sette incontri svolti finora sono stati inutili e che non c’è altra strada alla mobilitazione di tutti i lavoratori. Federmeccanica e Assistal non hanno ascoltato le nostre proposte anzi, al contrario, hanno presentato una contropiattaforma che prevede aumenti salariali fumosi e insufficienti e altre misure non adeguate per un rinnovo che deve essere di svolta per vincere le sfide epocali che abbiamo di fronte. Le controparti non hanno ancora capito che i 311 euro lordi percepiti dai lavoratori negli ultimi tre anni hanno attenuato in parte la perdita di potere d’acquisto e che i salari devono rappresentare un investimento sulle persone, sulle professionalità, per rendere attrattivo il lavoro metalmeccanico. Invece ci si nasconde dietro logiche ormai superate e miopi. Oggi si è fatto un passo indietro, buttando via il modello costruito fino ad oggi e questo per noi è inaccettabile. Ora assemblee in tutte le aziende per spiegare ai lavoratori il motivo della rottura del tavolo e l’avvio di un percorso di mobilitazione fino allo sciopero generale della categoria di otto ore da effettuare nelle prossime settimane”.

“Fino all’ultimo- continua- abbiamo voluto discutere nel merito dei punti della nostra proposta ma da Federmeccanica e Assistal abbiamo registrato un muro e ricevuto proposte irricevibili che non rispondono ai bisogni reali dei lavoratori che sono aumenti salariali sostanziosi, riduzione dell’orario di lavoro e maggiori diritti e tutele”.

Questo rinnovo contrattuale deve introdurre misure dirompenti, nuove, efficaci per affrontare i cambiamenti che già hanno modificato radicalmente e inesorabilmente il mondo del lavoro e l’intera società – conclude – non si può continuare ad agire di retroguardia, serve la responsabilità sociale e il coraggio di osare, di innovare, di essere protagonisti del futuro e non di subirlo. Oggi inizia il percorso di mobilitazione dei lavoratori, oggi inizia una nuova pagina del nostro settore. Vogliamo più salario e meno orario e su questo non molleremo mai”.

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