Iperlipidemia: terapie di combinazione con acido bempedoico efficaci


Ha suscitato grande interesse uno studio che ha esaminato l’efficacia dell’acido bempedoico nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori nei pazienti con iperlipidemia

La terapia a tripla combinazione con acido bempedoico, ezetimibe e atorvastatina ha ridotto significativamente l'LDL in pazienti con ipercolesterolemia

All’ESC 2024, ha suscitato grande interesse nella comunità cardiologica uno studio che ha esaminato l’efficacia dell’acido bempedoico nel ridurre gli eventi cardiovascolari maggiori (MACE) nei pazienti con iperlipidemia.

I risultati sono stati presentati da David Mutschlechner, del Dipartimento di Medicina Interna I, Cardiologia e Medicina Intensiva, Landesklinikum Mistelbach-Gänserndorf, Mistelbach, Austria.

Contesto e obiettivi dello studio
La riduzione del colesterolo LDL (LDL-C) è cruciale per diminuire la mortalità e la morbilità cardiovascolare. L’acido bempedoico rappresenta un promettente agente modificante i lipidi per i pazienti ad alto rischio, indipendentemente dalla loro tolleranza alle statine.

Le terapie di combinazioni orali possono giocare un ruolo fondamentale in questi pazienti. Tuttavia, i dati sulla sicurezza e sugli esiti cardiovascolari sono limitati. Questo studio (1) ha quindi mirato a rivedere sistematicamente i trial clinici randomizzati che confrontano l’acido bempedoico con il placebo nei pazienti con iperlipidemia.

È stata condotta una ricerca sistematica su PubMed, Web of Science ed Embase fino al 20 marzo 2023. Sono stati inclusi tutti i trial randomizzati che confrontavano l’acido bempedoico (180 mg al giorno) con il placebo in pazienti con indicazione per la terapia di riduzione dei lipidi.

L’endpoint primario era rappresentato dai MACE a tre componenti: morte cardiovascolare, infarto miocardico non fatale (IM) o ictus non fatale. L’analisi è stata effettuata utilizzando l’odds ratio (OR) come misura dell’esito, con un modello a effetti casuali per gestire l’eterogeneità tra gli studi.

Opzione di add-on mirata a ridurre gli eventi cardiovascolari
Su 258 manoscritti, 10 hanno soddisfatto i criteri di inclusione, coinvolgendo un totale di 18.200 pazienti (9.765 trattati con acido bempedoico e 8.435 con placebo). L’acido bempedoico ha ridotto significativamente i MACE rispetto al placebo (OR 0.84 [95% CI 0.76–0.96]; P < 0.001; I2 = 0%). La riduzione degli endpoint è stata guidata da un tasso inferiore di IM non fatale.

In particolare, l’acido bempedoico ha offerto benefici relativi simili ma benefici assoluti maggiori sui MACE a 4 componenti nei pazienti con diabete. La riduzione del rischio assoluto (ARR) è stata maggiore nei pazienti con diabete (2.4%) rispetto a quelli con pre-diabete (0.6%) e normoglicemia (1.9%).

Un’analisi aggiuntiva (2) ha dimostrato che, con l’aggiunta di acido bempedoico a statina alla massima dose tollerata ed ezetimibe, la percentuale dei pazienti che raggiungono l’obiettivo di LDL-C può passare dal 36% al 70% circa.

Inoltre, per ogni riduzione di 1 mmol/L (38.7 mg/dL) di LDL-C, l’acido bempedoico ha mostrato una riduzione del rischio del 25% (HR 0.75 [95% CI, 0.63-0.90]), comparabile alla riduzione del rischio del 22% riportata per le statine.

Iniziare precocemente una terapia combinata con l’acido bempedoico può colmare le lacune nel trattamento lipidico per i pazienti ad alto rischio, come quelli con diabete e dislipidemia. Questa è un’alternativa terapeutica di add-on che permette di rispondere ai bisogni insoddisfatti dei pazienti, migliorando il controllo del C-LDL e riducendo di conseguenza gli eventi cardiovascolari.

Infine, l’analisi ha dimostrato un risultato coerente con la riduzione degli eventi prevista dalla metanalisi della Cholesterol Treatment Trialists’ Collaboration (CTTC), perfettamente in linea con le altre terapie.

I concetti più rilevanti
L’acido bempedoico rappresenta un’alternativa terapeutica promettente per i pazienti ad alto rischio che non riescono a raggiungere gli obiettivi di LDL-C con le terapie attuali.

L’inizio precoce di una terapia combinata con l’acido bempedoico può colmare le lacune nel trattamento lipidico, migliorando il controllo del C-LDL e riducendo gli eventi cardiovascolari.

Bibliografia
1) Mutschlechner D. Cardiovascular events in patients treated with bempedoic acid vs. placebo: systematic review and meta-analysis. ESC 2024. London (UK).
2) Braandts J. Reaching LDL-c targets in patients at high CV risk: how well are we doing? ESC 2024. London (UK).