“Sono un dono” è il nuovo brano di Menestrella Femminista


Il nuovo brano di Menestrella Femminista, intitolato “Sono un dono”, affronta un tema inaspettato e profondo: l’economia

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Il nuovo brano di Menestrella Femminista, intitolato “Sono un dono”, affronta un tema inaspettato e profondo: l’economia. Ma non l’economia di scambio, quella basata sul dare e ricevere in modo reciproco e bilanciato. Il focus della canzone è sull’economia del dono, un atto unilaterale che risponde ai bisogni di un’altra persona, una pratica naturale che regola da sempre i rapporti tra gli esseri viventi sul pianeta.

Negli ultimi millenni, l’introduzione del denaro ha profondamente trasformato questa dinamica. Il denaro si è progressivamente interposto tra chi dona e chi riceve, fino a diventare l’elemento centrale, offuscando l’importanza dell’economia del dono. Tuttavia, quest’ultima continua a esistere, anzi, è ancora oggi ciò che consente all’umanità di vivere e prosperare.

Con “Sono un dono”, Menestrella Femminista celebra tutto ciò che ancora funziona secondo l’economia del dono, quella parte del mondo che non è stata corrotta dalla logica dello scambio e che mantiene vive le radici di una solidarietà più profonda.

La cantautrice e menestrella Nicoletta Salvi utilizza le sonorità della musica popolare del centro e sud Italia per diffondere il messaggio femminista, attraverso canzoni inedite e canzoni tradizionali dai testi rivisitati.

I suoi spettacoli sono essenzialmente delle performances, oltre che musicali, di satira e di denuncia sociale. Nella versione in duo, così come quella in trio, la Menestrella riesce sempre a coinvolgere il pubblico attraverso l’ironia, i momenti di riflessione, le piccole improvvisazioni teatrali e la potenza della musica popolare.

Le canzoni, che raccontano le storie delle donne nella società patriarcale, poste in una cornice di musica popolare, riescono a condurre il pubblico in una esperienza di emozione profonda, ma allo stesso tempo leggera.

Accanto a temi come gli stereotipi di genere, l’ingiustizia sociale, la violenza sulle donne, i matrimoni forzati o l’omofobia troviamo anche suggestioni positive, come la sorellanza, l’economia del dono, il matriarcato, il potere personale e la solidarietà.

La Menestrella Femminista dal 2012 si è esibita, in duo, trio o quartetto, su palchi molto eterogenei di tutta la penisola.