In libreria “Ascesa e caduta del compagno Zylo” di Dritëro Agolli


“Ascesa e caduta del compagno Zylo” è un romanzo satirico scritto da Dritëro Agolli che ha come soggetto principale l’incompetenza dei funzionari di una dittatura comunista

Dritëro Agolli

“Ascesa e caduta del compagno Zylo” è un romanzo satirico scritto da Dritëro Agolli che ha come soggetto principale l’incompetenza dei funzionari di una dittatura comunista. Gli incompetenti e vanesi funzionari della dittatura albanese ai tempi di Enver Hoxha vengono raccontati attraverso gli occhi di Demka, un uomo che ha rinunciato al sogno di diventare scrittore per guadagnarsi da vivere scrivendo report e brillanti discorsi per i dirigenti di spicco del partito. È questo il filo conduttore di Ascesa e caduta del compagno Zylo, il capolavoro dello scrittore albanese Dritëro Agolli presentato per la prima volta nella sua versione integrale, nella nuova traduzione di Julian Zhara e con un testo in appendice che ricostruisce la storia del testo e delle censure che ha subito. Il personaggio del titolo, Zylo, è il capo di Demka, rappresenta l’archetipo del burocrate comunista incapace e vanitoso, con ambizioni grandiose ma capacità limitate, silurato proprio mentre si favoleggia di una sua nomina ad ambasciatore. Innamorato solo del proprio ruolo, nel suo sfrenato e vacuo attivismo si alterna tra ministeri e teatri, villaggi contadini e spiagge riservate alla nomenklatura rievocando, senza saperlo, i personaggi di Gogol, di Kafka e di Kundera. In questo capolavoro di ironia, da cui è stato tratto il film omonimo diretto da Fatim Koçi, tutto è malizioso, abilmente dosato, alato”, ha scritto il quotidiano francese Le Figaro. “La dinamite si nasconde sotto un fiore”. Il libro, che ha riscosso un grande successo fin dalla sua prima pubblicazione, è considerato un pezzo fondamentale della letteratura albanese del XX secolo

Tra i maggiori scrittori albanesi del Novecento, Dritëro Agolli (1931-2017) ha studiato Lettere all’Università di Leningrado e si è dedicato al giornalismo, lavorando per quindici anni al quotidiano Zëri i Popullit (La voce del popolo). È stato presidente dell’Unione degli scrittori dal 1973 al 1992.  Autore fecondissimo di poesie, racconti e romanzi, nell’ambito della letteratura del suo paese ha costituito una voce particolarmente umana e sincera.