Dermatite atopica: abrocitinib ha fornito un’efficacia sostenuta a lungo termine per oltre 2 anni indipendentemente dalla precedente esposizione alle terapie sistemiche
Nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave abrocitinib ha fornito un’efficacia sostenuta a lungo termine per oltre 2 anni indipendentemente dalla precedente esposizione alle terapie sistemiche, che ha avuto un impatto solo modesto sulla risposta al farmaco, secondo i risultati di un’analisi post hoc degli studi del programma clinico di fase III JADE presentata al congresso della European Academy of Dermatology & Venereology (EADV) 2024.
I pazienti che soffrono di dermatite atopica da moderata a grave che hanno avuto una risposta inadeguata alle terapie topiche potrebbero richiedere un trattamento con farmaci sistemici. Nei soggetti con altre condizioni infiammatorie croniche, come la psoriasi, una precedente esposizione alle terapie sistemiche influisce sull’efficacia del successivo trattamento sistemico, pertanto in questa analisi i ricercatori hanno valutato l’efficacia a lungo termine di abrocitinib, un inibitore orale selettivo della Janus chinasi 1 (JAK1) da assumere una volta al giorno, nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave con precedente esposizione alle terapie sistemiche.
Valutazione dell’effetto di abrocitinib in funzione di una precedente terapia sistemica
L’analisi ha incluso i dati di pazienti randomizzati a ricevere abrocitinib (200 e 100 mg) oppure placebo negli studi di fase III JADE MONO-1, MONO-2, COMPARE, TEEN, MOA e DARE, e successivamente arruolati nello studio di estensione in corso EXTEND. I pazienti potrebbero aver ricevuto la loro prima dose di abrocitinib in JADE EXTEND se erano stati randomizzati al placebo nei trial di fase III precedenti.
I partecipanti sono stati classificati in base alla precedente esposizione a corticosteroidi orali (n=446), metotrexato (tutte le vie di somministrazione, n=21), ciclosporina sistemica (n=213), farmaci biologici (incluso dupilumab) (n=70), almeno 2 terapie sistemiche (n=126) o nessuna terapia sistemica (naïve, n=1.054) prima dell’arruolamento nello studio principale.
Sono stati misurati le percentuali di pazienti che hanno ottenuto un miglioramento di almeno il 75/90% rispetto al basale nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75/90), un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator’s Global Assessment (IGA 0/1) con un miglioramento di almeno 2 punti rispetto al basale, un miglioramento di almeno 4 punti rispetto al basale nel punteggio della Peak Pruritus Numerical Rating Scale (PP-NRS4), un punteggio PP-NRS di 0/1 (assenza totale o quasi di prurito) con una riduzione di almeno 2 punti rispetto al basale fino alla settimana 112. I dati sono riportati come osservati.
Mantenimento a lungo termine dell’efficacia indipendentemente da una precedente esposizione alle terapie sistemiche
L’analisi ha coinvolto pazienti esposti in precedenza a corticosteroidi orali (n=446), metotrexato (n=21), ciclosporina sistemica (n=213), farmaci biologici (n=70), almeno 2 terapie sistemiche (n=126) e 1.054 soggetti naïve alla terapia sistemica.
Le risposte di efficacia sono perdurate fino alla settimana 112 di trattamento continuo con abrocitinib 200 mg e 100 mg in tutti i sottogruppi. Le risposte EASI 75, EASI 90, IGA 0/1, PP-NRS4 e PP-NRS 0/1 erano ampiamente dose-dipendenti nei sottogruppi.
In particolare, il 43,6%-83,3% dei pazienti ha ottenuto la risposta stringente EASI 90 e il 27,8%-75,0% ha ottenuto uno stato di assenza di prurito (PP-NRS 0/1) con entrambe le dosi di abrocitinib nei sottogruppi in base alla precedente esposizione a corticosteroidi orali, metotrexato, ciclosporina sistemica e almeno 2 terapie sistemiche dopo 112 settimane di trattamento con abrocitinib.
Nel sottogruppo sottoposto a una precedente terapia biologica, il 28,6%-45,5% dei pazienti nei gruppi di trattamento con abrocitinib 100 mg e 200 mg ha raggiunto la risposta EASI 90 e il 33,3% uno stato di assenza di prurito.
Le risposte di efficacia alla settimana 112 con abrocitinib tendevano a essere inferiori nei pazienti con precedente esposizione a terapia sistemica rispetto ai soggetti naïve a tale trattamento, eccetto che nel sottogruppo metotrexato, probabilmente a causa delle piccole dimensioni del campione.
«In conclusione, la precedente esposizione a terapie sistemiche ha avuto solo un impatto modesto sulla risposta ad abrocitinib. È importante notare che entrambe le dosi del farmaco hanno fornito un’efficacia sostenuta a lungo termine per oltre 2 anni nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave, indipendentemente dalla precedente esposizione a terapie sistemiche» hanno scritto gli autori guidati da Melinda Gooderham del SKiN Centre for Dermatology di Peterborough e della Queen’s University di Kingston, Ontario, Canada «I miglioramenti a lungo termine con abrocitinib si sono generalmente verificati in modo dose-dipendente nei sottogruppi, in linea con la popolazione complessiva degli studi».
Referenze
Gooderham M et al. Long-Term Efficacy of Abrocitinib in Patients With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis Who Had Prior Exposure to Systemic Therapies: A Post Hoc Analysis of JADE EXTEND. Presented at the 33rd Annual Congress of the European Academy of Dermatology & Venereology (EADV); Amsterdam, Netherlands; September 25–28, 2024.