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Follia a Castellammare di Stabia: 30 genitori aggrediscono insegnante di sostegno

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Castellammare di Stabia, insegnante di sostegno aggredita da 30 genitori: la docente, salvata dai Carabinieri, ha riportato diverse lesioni e un forte trauma cranico

Una vera e propria spedizione punitiva: una docente di sostegno è stata aggredita da 30 persone. È successo, giovedì mattina, in un istituto di Scanzano (Castellammare di Stabia). I familiari hanno preso a pugni e schiaffi la docente e il padre della stessa accorso a difenderla. L’insegnante, salvata dai carabinieri dal linciaggio, ha riportato diverse lesioni e un forte trauma cranico.

Secondo quanto riporta Il Mattino “sui social si sta diffondendo un post intitolato ‘L’urlo di una madre’ che diverse mamme stabiesi condividono sui propri profili: nel testo, senza fare nomi e senza riferimenti all’irruzione, si afferma di ‘aver scoperto che una docente ha abusato dei figli affidati a quell’istituto’. L’intera vicenda è oggetto di approfondimenti da parte dei carabinieri: al momento nessuna denuncia risulta presentata nei confronti dell’insegnante. All’attenzione di chi indaga c’è anche il fatto che la docente aveva sorpreso di recente un alunno della scuola media a fumare nei bagni, provocando un provvedimento di sospensione per due giorni contro il ragazzino. Ad agosto la donna avrebbe subito l’hackeraggio dei suoi profili social, e negli ultimi giorni ricevuto via chat numerose minacce, anche di morte“.

Nessuno tocchi gli insegnanti, la scuola è un luogo sacro, dove si costruisce la democrazia e la libertà“. E’ il commento in una nota del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Vito Carlo Castellana, su quanto avvenuto. “Quanto accaduto è un atto che sa di barbarie e non deve restare impunito. Quale modello di società- afferma Castellana- vogliamo tramandare ai ragazzi di questa scuola? Dobbiamo garantire prioritariamente la sicurezza di docenti e studenti”. “Esprimo la mia vicinanza all’insegnante aggredita oltre che a tutto il corpo docente e al dirigente dell’istituto”, conclude Vito Carlo Castellana.

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