Maura Biava con “in-form-azione” nella Project Room del MIC Faenza


Maura Biava al MIC Faenza per la prima volta con una mostra- installazione, nella Project Room, dal titolo “in-form-azione” a cura di Alessandra Laitempergher

maura biava opere

Maura Biava (Italia, 1970) è un’artista visiva italiana con sede ad Amsterdam che lavora con la fotografia, scultura, performance e installazione.

Espone al MIC Faenza per la prima volta con una mostra- installazione, nella Project Room, dal titolo “in-form-azione” a cura di Alessandra Laitempergher, realizzata grazie al sostegno dell’olandese Fondazione Mondrian e del MiC- Direzione Generale Educazione, ricerca e istituti culturali.

Maura Biava presenta una selezione di sculture esistenti della serie “Form Informed” e un nuovo progetto che comprende sculture realizzate appositamente per questa mostra, integrate da opere fotografiche della serie #ZeroZero dal 2019 ad oggi.

La mostra mette in evidenza un tema centrale del lavoro di Biava: il momento dell’incipit artistico, quando le mani dell’artista entrano in contatto con l’argilla, a significare il passaggio dal concetto astratto alla creazione tangibile. Questa giunzione simbolica, che ricorre in tutto il lavoro di Biava, sfuma i confini tra l’atto della creazione e il suo completamento, presentandoli come un continuum piuttosto che come fasi distinte.

Fotografie di mani ricoperte di argilla, apparentemente catturate nelle fasi iniziali del processo artistico, sono accostate a sculture in ceramica, convenzionalmente considerate come il risultato artistico finale. Nelle sue installazioni il processo e il prodotto finito coesistono in armonia, sfidando le gerarchie convenzionali e sottolineando il ruolo fondamentale della creazione nell’arte. Sia le opere fotografiche che le sculture rappresentano l’espressione artistica, incarnando l’impronta delle mani dell’artista e racchiudendo il potenziale dell’atto creativo.

Questo tema si inserisce in una più ampia indagine artistica sul ruolo dell’artista come agente e veicolo della creazione. Più in generale, Biava è affascinata dal modo in cui le forme regolari del mondo organico vengono create secondo specifiche regole matematiche. Nella sua pratica artistica, Biava mira a creare opere che seguano questi principi. “L’interazione tra informazione, materia ed energia informa e modella ciò che vediamo, dà forma alla nostra realtà”, afferma Maura Biava. Per mostrare questa interazione nelle sue opere, utilizza l’argilla come materia, la matematica, i numeri e i modelli della natura come informazioni e le sue azioni e le sue mani al lavoro come energia.

Accostando opere esistenti e nuove, l’installazione invita gli spettatori a confrontarsi con molteplici livelli di interpretazione, favorendo una comprensione più profonda della visione artistica e del suo processo creativo.