Nei bambini con obesità il trattamento con liraglutide alla dose di 3 mg in aggiunta all’intervento sullo stile di vita ha contribuito a ridurre l’indice di massa corporea
Nei bambini con obesità il trattamento con liraglutide alla dose di 3 mg in aggiunta all’intervento sullo stile di vita ha contribuito a ridurre l’indice di massa corporea, secondo i risultati dello studio di fase IIIa SCALE Kids pubblicati sul New England Journal of Medicine (NEJM) e presentati al congresso 2024 della European Association for the Study of Diabetes (EASD).
Il trattamento dell’obesità nei bambini e negli adolescenti comporta cambiamenti nello stile di vita, come una dieta a basso contenuto calorico e una frequente attività fisica, tuttavia i loro benefici a lungo termine sull’indice di massa corporea (BMI) sono minimi, a indicare la necessità di ulteriori opzioni di intervento come la terapia farmacologica.
Attualmente non vi sono farmaci autorizzati per il trattamento dell’obesità non monogenica e non sindromica nei bambini di età inferiore ai 12 anni. Liraglutide, un GLP-1 agonista, riduce il peso negli adolescenti e negli adulti obesi, ma non sono note efficacia e sicurezza nei più giovani.
Effetto sul peso di liraglutide vs il solo intervento sullo stile di vita nei bambini
Lo studio SCALE Kids, condotto in 23 siti e nove paesi, ha arruolato 82 bambini di età compresa tra 6 e <12 anni con un BMI almeno nel 95° percentile (età media 10 anni, 54% di sesso maschile, 72% di razza bianca) che non erano riusciti a perdere sufficiente peso attraverso un intervento sullo stile di vita. Il BMI medio al basale era 31 e la maggior parte dei soggetti aveva un’obesità di classe 2 (37%) o di classe 3 (39%). Nessuno aveva diabete di tipo 2 ma il 20% presentava resistenza all’insulina.
Dopo un periodo di screening di 2 settimane seguito da un periodo di run-in di 12 settimane, i bambini sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:1 a ricevere liraglutide o placebo in aggiunta a interventi sullo stile di vita nel corso di un periodo di trattamento di 56 settimane, seguito da un periodo di sospensione di ulteriori 26 settimane.
Liraglutide è stato somministrato inizialmente a una dose di 0,6 mg/giorno per 1 settimana per i partecipanti con un peso corporeo alla randomizzazione di almeno 45 kg (0,3 mg al giorno per 1 settimana per quelli con un peso <45 kg). La dose è stata progressivamente aumentata con incrementi di 0,6 mg/settimana per un massimo di 8 settimane (per i bambini con peso ≥45 kg) o 10 settimane (per quelli con peso <45 kg) fino al raggiungimento di una dose giornaliera di 3,0 mg o della dose massima tollerata.
Gli interventi sullo stile di vita consistevano in una consulenza da parte di un professionista sanitario che incoraggiava a seguire una dieta sana e un raggiungere un obiettivo di 60 minuti al giorno di attività fisica di intensità da moderata ad alta, fornendo un tracker opzionale dell’attività.
Con liraglutide riduzione del peso significativamente superiore al placebo
Entro la settimana 56, i bambini di età compresa tra 6 e <12 anni trattati con 3 mg di liraglutide una volta al giorno hanno perso il 5,8% del BMI rispetto a un guadagno dell’1,6% con il solo intervento sullo stile di vita (differenza stimata -7,4%, P<0,001) hanno scritto il primo autore Claudia Fox, della University of Minnesota Medical School di Minneapolis, e colleghi. Quasi la metà (46%) del gruppo liraglutide rispetto al 9% del gruppo placebo ha perso almeno il 5% del BMI (OR aggiustato 6,3, P=0,02).
«La spina dorsale del trattamento, ovvero l’intervento sullo stile di vita, spesso non basta a ottenere una riduzione clinicamente significativa e duratura del BMI» ha osservato Fox durante la sua relazione al congresso.
La variazione media del peso corporeo è stata dell’1,6% con liraglutide e del 10% con il placebo (differenza stimata -8,4%, P=0,001). La variazione media del punteggio di deviazione standard del BMI è stata di -0,7 per i bambini in trattamento attivo in confronto a -0,3 con il solo intervento sullo stile di vita, con una differenza di -0,4 quasi doppia rispetto a quella di 0,22 riportata nello studio SCALE Teens sugli adolescenti dai 12 ai 17 anni, che ha supportato l’approvazione di liraglutide da parte della Fda per quella fascia d’età nel 2020.
«Questi risultati forniscono evidenze importanti sugli effetti di un GLP-1 agonista nei bambini piccoli con obesità, offrendo un’opzione terapeutica nei bambini prepuberi con obesità grave come aggiunta a uno stile di vita sano» hanno affermato in un editoriale di accompagnamento Timothy Barrett dell’Università di Birmingham e Julian Hamilton‑Shield dell’Università di Bristol, in UK. «Anche se permane la possibilità di una perdita di massa muscolare, almeno inizialmente, in quanto la composizione corporea non è stata misurata, l’entità della riduzione del punteggio di deviazione standard del BMI supera questa soglia ed è probabile che migliori alcune variabili metaboliche come la sensibilità all’insulina e la steatosi epatica».
Anche diversi altri endpoint secondari hanno favorito significativamente il farmaco:
- Riduzione del BMI ≥10%: 35% vs 4% con placebo
- Variazione della circonferenza della vita: -2 cm vs 1,3 cm
- Variazione della pressione arteriosa sistolica: -1,7 mm Hg vs 1,7 mm Hg
- Variazione della pressione arteriosa diastolica: -1,2 mm Hg vs 3,0 mm Hg
- Variazione dei livelli di emoglobina glicata (HbA1c): -0,2% vs -0,1%
Come previsto con un agente GLP-1 agonista, gli eventi avversi gastrointestinali sono stati più comuni nel gruppo liraglutide (80% vs 54%, prevalentemente nausea, vomito e diarrea). L’11% del gruppo liraglutide ha interrotto il trattamento a causa degli effetti collaterali, il 5% dei quali era correlato al tratto gastrointestinale.
Effetti su crescita e pubertà da valutare con un follow-up più lungo
«È importante sottolineare in questa fascia di età che non sono stati osservati effetti sulla crescita e sulla pubertà, anche se le tempistiche dello studio non consentono di stabilire gli effetti a lungo termine» hanno commentato Barrett e Hamilton-Shield.
In risposta Fox ha fatto presente che la fase di estensione in aperto dello studio, della durata di 3 anni, è ancora in corso e dovrebbe concludersi a gennaio 2027. Alla fine delle 26 settimane di sospensione del trattamento, ai partecipanti idonei è stato offerto di riprendere la terapia farmacologica per altre 56 settimane, seguite da altri 2 anni di sospensione del trattamento, con l’obiettivo di ottenere ulteriori dati a lungo termine su efficacia e sicurezza.
Referenze
Fox CK, et al. LBA13. Presented at: European Association for the Study of Diabetes Annual Meeting; Sept. 9-13, 2024; Madrid, Spain.
Fox CK et al. Liraglutide for Children 6 to <12 Years of Age with Obesity – A Randomized Trial. N Engl J Med. 2024 Sep 10.
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Barrett T, Hamilton-Shield J.Childhood Obesity and GLP-1 Receptor Agonists – A Coming of Age? N Engl J Med. 2024 Sep 10.
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