Dopo i missili, le mine antiuomo: Biden continua a foraggiare di armi l’Ucraina


Biden avrebbe approvato l’invio di mine antiuomo all’Ucraina. La decisione arriva dopo il via libera ai sistemi balistici di fabbricazione statunitense “Atacms” giù usati contro obiettivi nella regione di Bryansk

zelensky biden

L’amministrazione Biden avrebbe approvato l’invio di mine antiuomo all’Ucraina. Lo riferisce il Washington Post, che riporta la testimonianza di due funzionari statunitensi. La decisione arriva dopo il primo lancio da parte di Kiev di sei missili balistici di sistemi di fabbricazione statunitense “Atacms” contro obiettivi nella regione di Bryansk.

Gli Usa avrebbero approvato le mine antiuomo alla sola condizione che l’Ucraina li utilizzi nella parte orientale del Paese dove le forze armate nemiche hanno compiuto progressi costanti. Si tratterebbe, quindi, di un supporto che sarà donato per rafforzare la difesa ucraina e non per favorire attacchi offensivi in territorio russo. È un deciso cambio di rotta per Biden a poche settimane dalla fine della sua amministrazione che per tempo si era impegnata a limitare l’uso delle mine antiuomo, da sempre oggetto di numerose critiche e per la loro potenziale e duratura pericolosità.

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Le mine antiuomo che sarebbero state approvate in questa occasione non avranno un tempo di vita persistente, vale a dire che saranno pensate per accorciare la loro alimentazione e fargli perdere efficacia dopo un certo periodo di tempo: una sorta di precauzione per evitare incidenti con i civili. Nella pratica, le mine sarebbero dotate di una batteria e una volta esaurita la carica smetterebbero di funzionare. Le mine sarebbero progettate per diventare inerti da un periodo minimo di quattro ore a un massimo di due settimane.

ZELENSKY: “LA NOSTRA PRODUZIONE NON È SUFFICIENTE PER PREVALERE”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista a Fox News, ha spiegato che se gli Usa taglieranno gli aiuti a Kiev la guerra contro l’Ucraina andrà inevitabilmente persa. “Combatteremo. Abbiamo la nostra produzione, ma non è sufficiente per prevalere. E penso che non sia sufficiente per sopravvivere”, ha dichiarato.

Nella notte, intanto, sono continuate le esplosioni. Nella regione di Belgorod è stata colpita una fabbrica che produrrebbe prodotti alimentari, ma anche droni cargo utilizzati per scopi militari dai russi. Sono 44 in tutto i droni ucraini intercettati in varie zone. La controparte ha lanciato numerosi attacchi a Kiev e Odessa