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Immigrati e donazione di sangue: al via lo studio AVIS “Il dono che include”

Donazione sangue: le Linee di indirizzo nazionali a supporto della rete trasfusionale contengono indicazioni aggiornate anche dopo la fine della pandemia

AVIS lancia la sua prima indagine nazionale per approfondire l’approccio degli immigrati al tema della donazione di sangue

“Il dono che include” è il titolo della prima ricerca promossa da AVIS a livello nazionale sul rapporto tra cittadini di origine straniera e agire solidaristico.

Il progetto è promosso in collaborazione con un’equipe di ricerca dell’Università di Bologna (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali), la Scuola IMT Alti Studi Lucca, il CIDCI (il Coordinamento Italiano delle Diaspore per la Cooperazione Internazionale) e il CoNNGI (Coordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane).

Attraverso un questionario online anonimo, disponibile in italiano, inglese e francese, l’indagine punta a conoscere la predisposizione e le abitudini verso comportamenti altruistici, gesti di solidarietà e azioni di cittadinanza attiva come il dono del sangue e degli emocomponenti.

«Negli ultimi vent’anni – sottolinea il presidente di AVIS Nazionale, Gianpietro Briola – la presenza delle persone di origine straniera residenti in Italia è aumentata significativamente. Perciò è importante conoscere da vicino queste realtà e sviluppare politiche sociali volte alla loro accoglienza e inclusione, anche in considerazione del contesto internazionale e dei rilevanti fenomeni migratori in corso.

Essere donatori volontari significa manifestare la propria disponibilità incondizionata al prossimo, a prescindere dal Paese di origine, dalla fede religiosa, dal colore della pelle, dalla lingua o cultura.

Il volontariato – prosegue Briola – è uno dei più forti strumenti di integrazione e allargamento della cultura del Paese. È per eccellenza l’arma con cui si combatte il pregiudizio ed è un gesto di aiuto mosso da uno spirito di fratellanza.

In conclusione, rappresenta il modo migliore per sentirsi parte della collettività in cui si vive ed è la manifestazione più profonda del desiderio di altruismo senza confini, barriere od ostacoli di alcuna sorta».

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