Jeffery Deaver alza la posta in gioco, dimostrando ancora una volta il talento inarrivabile nel tracciare, tra le infinite traiettorie possibili, l’unica che nessuno oserebbe immaginare
Una gru, una delle tante che affollano lo skyline di Manhattan, si abbatte su un cantiere edile causando morti e feriti. La dinamica del crollo non è chiara, ma una cosa è certa: non si è trattato di un incidente. La responsabilità del disastro è subito rivendicata dal Kommunalka Project, una cellula terroristica che promette di sabotare una gru ogni ventiquattr’ore se l’amministrazione cittadina non si deciderà a convertire alcune proprietà di lusso in alloggi sociali. Il sindaco non è disposto a scendere a compromessi: con i terroristi non si tratta. A chi rivolgersi, quindi, per scongiurare una potenziale catastrofe, se non alla coppia più brillante della scienza investigativa, Lincoln Rhyme e Amelia Sachs? Chiamati a collaborare alle indagini, il criminologo più famoso d’America e la moglie-collega scoprono che dietro all’incombente minaccia si nasconde il loro nemico storico, il più astuto, l’unico che sia mai riuscito a sfuggire alla cattura: Charles Vespasian Hale, alias l’Orologiaio. Tornato sulle scene dopo tanto tempo, è mosso da interessi economici e da un voto fatto a se stesso: uccidere Rhyme. Una seconda gru precipita, New York è preda del panico, il tempo scorre inesorabile. La coppia di investigatori dovrà affrettarsi, altrimenti il caos sarà totale.