Meno lesioni e prurito con abrocitinib per la dermatite atopica


Dermatite atopica: con abrocitinib più pazienti senza lesioni e con minor prurito rispetto al biologico di riferimento

Nei pazienti con prurigo nodularis e dermatite atopica, l'anticorpo monoclonale sperimentale nemolizumab ogni 4 settimane si è dimostrato efficace

Un numero maggiore di soggetti affetti da dermatite atopica da moderata a grave trattati con abrocitinib 100 mg ha ottenuto una risposta stringente composita di clearance cutanea quasi completa/completa e la risoluzione del prurito rispetto ai pazienti sottoposti a dupilumab o placebo.

I risultati di un’analisi post hoc del trial di fase III JADE COMPARE presentata al congresso 2024 della European Academy of Dermatology & Venereology (EADV) confermano che il farmaco può fornire una risposta completa e robusta in questa popolazione di pazienti.

La dermatite atopica è una condizione cutanea infiammatoria cronica che si manifesta con lesioni eczematose ricorrenti e prurito intenso. I pazienti affetti dalla forma più grave della malattia che non rispondono alla terapia topica possono ricevere terapie sistemiche, tra cui dupilumab per via sottocutanea alla dose di 300 mg ogni 2 settimane oppure abrocitinib, un inibitore selettivo della Janus chinasi 1 (JAK1) per via orale alla dose giornaliera di 100 o 200 mg.

Nello studio di fase III JADE DARE, i pazienti trattati con abrocitinib 200 mg in aggiunta alla terapia topica hanno mostrato un esordio più precoce della risposta a partire già dalla 2a settimana e un vantaggio rispetto a dupilumab su endpoint molto stringenti, definiti come un miglioramento di almeno il 90/100% rispetto al basale nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 90/100) che si è mantenuto fino alla fine dello studio alla settimana 26.

In un’analisi post hoc dello studio, una percentuale significativamente maggiore di pazienti trattati con abrocitinib 200 mg ha ottenuto una risposta combinata composta da EASI 90 e da un punteggio di 0 o 1 (assenza o quasi di prurito) nella Peak Pruritus Numerical Rating Scale (PP-NRS) rispetto a dupilumab dalla settimana 2 alla settimana 26.

Negli endpoint più rigorosi abrocitinib 100 mg superiore a dupilumab e placebo
L’analisi post hoc presentata al congresso ha valutato l’efficacia di abrocitinib alla dose giornaliera di 100 mg rispetto a dupilumab 300 mg ogni due settimane (dopo una dose di carico di 600 mg) oppure placebo nel raggiungimento di endpoint stringenti nel trial JADE COMPARE.

I ricercatori hanno analizzato i dati relativi a 238, 242 e 131 pazienti trattati rispettivamente con abrocitinib 100 mg, dupilumab e placebo. Già dalla settimana 2 una percentuale maggiore di partecipanti ha raggiunto l’endpoint composito EASI 90 + PP-NRS 0/1 dopo il trattamento con abrocitinib 100 mg rispetto a dupilumab e placebo e ha continuato ad aumentare fino alla fine dello studio alla settimana 16 (20,2% vs 15,5% e 5,4%).

I risultati alla settimana 16 dello stesso set di dati hanno mostrato una percentuale più elevata di pazienti che ha raggiunto la risposta molto rigorosa EASI 100 (risoluzione completa della gravità della malattia) e un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nell’Investigator’s Global Assessment (IGA) dopo il trattamento con abrocitinib 100 mg rispetto a dupilumab o placebo.

La risposta EASI 100 è stata ottenuta dal 12,7%, 5,2% e 4,0% dei pazienti sottoposti rispettivamente ad abrocitinib 100 mg, dupilumab e placebo, e il punteggio IGA di 0 dal 12,6%, 6,5% e 4,8% dei soggetti.

In un’analisi separata sono stati valutati i dati dei pazienti non responder a dupilumab in JADE COMPARE che sono stati successivamente arruolati nello studio JADE EXTEND e sono stati randomizzati a ricevere abrocitinib 100 mg. Una percentuale sostanziale di pazienti che non hanno raggiunto l’endpoint composito EASI 90 + assenza di prurito con dupilumab alla settimana in JADE COMPARE ha raggiunto questo obiettivo rigoroso con il trattamento con abrocitinib 100 mg per 92 settimane in JADE EXTEND

In conclusione, ha riportato il relatore Stephan Weidinger dello University Hospital Schleswig-Holstein di Kiel, in Germania:

  • I pazienti trattati con abrocitinib 100 mg hanno raggiunto la risposta rigorosa composita di clearance cutanea quasi completa/completa e uno stato senza prurito più rapidamente rispetto a quelli trattati con dupilumab o placebo
  • Il trattamento con abrocitinib 100 mg ha determinato una percentuale maggiore di pazienti che ha raggiunto l’endpoint composito rispetto a dupilumab o placebo tra quelli con prurito grave al basale
  • Percentuali sostanziali di pazienti che in precedenza non avevano raggiunto una risposta EASI 90 più uno stato di assenza di prurito con dupilumab hanno ottenuto questo risultato dopo il trattamento con abrocitinib 100 mg
  • Il trattamento con abrocitinib 100 mg può fornire una risposta robusta, a partire dall’inizio del trattamento, nei pazienti con dermatite atopica da moderata a grave.

Referenze

Weidinger S et al. Stringent Efficacy Response of Skin Clearance and Itch-Free State With Abrocitinib 100 mg Versus Dupilumab in Patients With Moderate-to-Severe Atopic Dermatitis: A Post Hoc Analysis of JADE COMPARE. Presented at the 33rd Annual Congress of the European Academy of Dermatology & Venereology (EADV); Amsterdam, Netherlands; September 25–28, 2024.