La personale di Thomas De Falco al Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese


Dal 23 al Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, mostra personale dell’artista Thomas De Falco

Thomas De Falco

Dal 23 novembre 2024 al 9 marzo 2025 il Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese presenta GOLD – While all Flow’rs and all Trees do close To weave the Garlands of repose, mostra personale dell’artista Thomas De Falco (1982) che apre il programma espositivo triennale ideato dalla neodirettrice Elsa Barbieri, alla guida dell’istituzione dallo scorso mese di giugno.

Appositamente realizzata per il museo di Cavalese, la rassegna nasce in intima connessione con la natura e il territorio circostante, e muove verso un elogio della donna nel mondo attuale. Per l’occasione Thomas De Falco presenta una serie di circa 35 opere tessili, tra sculture e arazzi, di cui la maggior parte inedite, accanto a una nuova performance che propone un parallelismo tra maternità e natura, a cura di Clara Tosi Pamphili.

“Il lavoro di Thomas De Falco nasce come se fosse un cordone ombelicale, come un organo che cresce, come arterie e vene che diramano” spiega Elsa Barbieri, direttrice del Museo. “Comprendere una simile immagine è possibile riconoscendo nella sua scultura tessile una natura morta che parla attraverso la sua performance – intesa come rito che alimenta un messaggio. Non è un gioco di parole, è anzi la più generosa chiave di lettura che l’artista ci offre: «la performance non esiste senza scultura tessile, la scultura tessile non esiste senza il corpo del performer»”.

Di fronte all’aumentare, costante, di divisioni, fisiche e non, e all’interno di un presente fatto di tensioni politiche, sociali ed economiche, Thomas De Falco guarda alla natura con una nuova speranza che risponde al bisogno di relazione, esplicitata nell’estetica che lo contraddistingue. Il suo rapporto con la natura è stretto, quasi simbiotico: «La natura è il centro della mia ricerca. Il mio lavoro nasce dalle radici, dagli alberi, dalle foglie. Collegandola alla natura la scultura tessile prende vita» afferma l’artista.