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Omicidio Cecchettin, la Procura ha chiesto l’ergastolo per Filippo Turetta

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L’accusa ha chiesto la condanna all’ergastolo per Filippo Turetta, che nel novembre di un anno fa ucciso Giulia Cecchettin

La Procura ha chiesto l’ergastolo: all’udienza di oggi, il pm Andrea Petroni ha chiesto di condannare che Filippo Turetta, 22 anni, sia condannato all’ergastolo per l’omicidio di Giulia Cecchettin. L’accusa è di omicidio volontario aggravato da crudeltà e premeditazione. Turetta uccise Giulia, la sua ex fidanzata, l’11 novembre 2023 ha ucciso con diverse coltellate e poi fuggì con la ragazza a bordo dell’auto: gettò il corpo in un canalone nella zona di Barcis, in provincia di Pordenone, e poi proseguì la sua fuga verso la Germania, dove venne fermato solo una settimana dopo. La sentenza è attesa per il 3 dicembre.

“Immaginate cosa significhi essere silenziati, lo scotch sulla bocca, la pressione sulla bocca, i 25 tagli sulle mani, le ferite le urla: la crudeltà“, ha detto nella requisitoria il pubblico ministero Petroni davanti alla Corte d’Assise di Venezia. Secondo l’autopsia, la ragazza è stata colpita in totale 75 volte, “lesioni inferte con una certa violenza, ferite da difesa prodotte quando chi le subisce è vigile, in tre luoghi e tre momenti diversi”. Di qui la decisione di contestare la crudeltà. “Le lesioni mostrano l’evidenza di una particolare brutalità- ha detto ancora il pm-. Lesioni sulle spalle, anche di diversi centimetri”. E le ferite di cui “una sulla nuca: tutte le altre sono concause, ma quelle senza le quali l’evento non si sarebbe verificato, sono quelle alla nuca”.

E l’accusa ha dipinto Turetta come una persona istruita, rigettando una possibile lettura di persona disagiata o ai margini: “Turetta aveva tutte le possibilità e gli strumenti culturali per scegliere. Andava a scuola, in quelle che frequentano anche i vostri figli, si stava per laureare. Turetta è a credito, non è tra chi non ha mai avuto una chance o ha conosciuto la sopraffazione”, ha aggiunto.

La contestazione della premeditazione è legata al fatto che Turetta, nei giorni tra il 7 e l’11 novembre 2023, avesse scritto la lista degli acquisti da fare per il delitto.

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