Nei bambini piccoli con dermatite atopica da moderata a grave il trattamento fino a 2 anni con dupilumab si è dimostrato efficace nel ridurre la gravità della patologia
Nei bambini piccoli con dermatite atopica da moderata a grave il trattamento fino a 2 anni con dupilumab si è dimostrato efficace nel ridurre la gravità della patologia e le lesioni cutanee in una larga percentuale di pazienti, con risultati di sicurezza in linea con il profilo noto del farmaco. È quanto merge da un’analisi dell’estensione a lungo termine degli studi pediatrici condotti con dupilumab presentata al congresso della European Academy of Dermatology & Venereology (EADV) 2024.
La dermatite atopica è una patologia cutanea infiammatoria cronica che si manifesta tipicamente nella prima infanzia e può precedere lo sviluppo di altri disturbi atopici come asma, rinite allergica e allergie alimentari. Si manifesta più frequentemente tra i 3 e i 6 mesi di età e circa il 60% dei bambini che ne soffrono presentano i sintomi nei primi 12 mesi di vita.
La valutazione della prevalenza della dermatite atopica è penalizzata da diversi fattori, tra cui la mancanza di test diagnostici oggettivi, un numero limitato di biomarcatori ampiamente accettati e la sua natura recidivante, che comportano stime differenti nella popolazione adulta. Nell’ambito dell’assistenza primaria negli Stati Uniti, uno studio trasversale ha riportato una prevalenza della malattia del 24% tra i pazienti pediatrici di età compresa tra 0 e 5 anni, che variava dal 15% nei bambini con meno di 1 anno al 38% in quelli di 4-5 anni.
«Dupilumab occupa un ruolo molto importante nella dermatite atopica, il cui scenario è completamente cambiato negli ultimi anni. In passato si riteneva che dipendesse da una disfunzione della barriera cutanea, che fosse appannaggio solo dell’età pediatrica e che nella maggior parte dei casi potesse andare incontro a guarigione verso l’adolescenza» ha spiegato a Pharmastar la dott.ssa Iria Neri, responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia Pediatrica e Malattie Rare presso la Clinica Dermatologica dell’Università di Bologna. «Oggi sappiamo che la disregolazione immunitaria è un elemento cruciale nella patogenesi della malattia e il momento patogenetico che la lega ad altre patologie di tipo allergico come l’asma, la rinite e l’allergia alimentare nella cosiddetta marcia atopica».
«Oggi disponiamo di diversi nuovi farmaci che rappresentano una vera rivoluzione terapeutica e in particolare dupilumab, l’unico fino a oggi approvato per gli adolescenti, nei bambini a partire dai 6 anni di età e di recente autorizzato dall’Ema ma non ancora da AIFA nella fascia di età dei più piccoli, dai 6 mesi ai 5 anni» ha aggiunto.
Così come ricerche precedenti sul trattamento continuo a lungo termine con dupilumab negli adulti con dermatite atopica da moderata a grave hanno dimostrato un’efficacia sostenuta, sono necessari studi per definire la sicurezza e l’efficacia a lungo termine del farmaco nei bambini, ha affermato la relatrice Amy Paller della Northwestern University Feinberg School of Medicine e dell’Ann and Robert H. Lurie Children’s Hospital di Chicago, Illinois.
Valutazione dell’effetto di dupilumab nei bambini più piccoli con dermatite atopica
L’analisi presentata al congresso ha valutato l’impatto del trattamento fino a 2 anni con dupilumab e corticosteroidi topici a bassa potenza sulle misure di efficacia e sicurezza nei bambini di età compresa tra 6 mesi e 5 anni affetti da dermatite atopica da moderata a grave.
I giovani pazienti che avevano partecipato a precedenti studi pediatrici su dupilumab nella dermatite atopica sono stati arruolati in uno studio di estensione in aperto (OLE) di fase III, nel quale hanno ricevuto dupilumab sottocutaneo ogni 4 settimane alla dose di 200 mg in caso di peso compreso tra 5 e <15 kg, o alla dose di 300 mg con un peso compreso tra 15 e <30 kg. Era consentito il ricorso ai trattamenti topici.
I risultati di efficacia valutati includono la percentuale di pazienti che con un miglioramento di almeno il 75% rispetto al basale nel punteggio dell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75) e la percentuale di quanti hanno raggiunto un punteggio nell’Investigator Global Assessment (IGA) di 0/1 (cute libera o quasi libera da lesioni) dal basale dello studio di estensione fino a 2 anni. È stata valutata anche la sicurezza.
Riduzione della gravità dellapatologia e delle lesioni cutanee in un’ampia percentuale di pazienti
Nella coorte da 6 mesi a 5 anni è stato incluso un totale di 180 pazienti, con età media al basale OLE di 3,9 anni e una durata media della malattia di 3,5 anni.
Al basale OLE il 29,4% dei pazienti aveva ottenuto la risposta EASI 75, una percentuale cresciuta all’85,1% dopo 52 settimane e al 92,1% a 104 settimane. Analogamente, il 12,8% dei pazienti aveva raggiunto il punteggio IGA 0/1 al basale OLE, quota che è aumentata al 36,0% alla settimana 52 e al 40,6% alla settimana 104.
«Dupilumab libera rapidamente la pelle dei pazienti più giovani dall’infiammazione e soprattutto elimina il prurito, che è un elemento estremamente importante e disturbante perché i bambini non dormono e hanno sonnolenza durante il giorno» ha osservato la dott.ssa Neri. «Questo condiziona anche la famiglia, che deve seguire il bambino che non dorme di notte e che ha necessità di continue attenzioni durante la giornata, con un conseguente impatto notevole sulla qualità di vita».
«Con dupilumab il controllo è estremamente rapido e si mantiene nel tempo, inoltre è un farmaco tranquillo che non necessita di esami di laboratorio» ha continuato. «Non è un immunosoppressore quindi non favorisce le infezioni e, anzi, si è visto che questa neutralizzazione dell’infiammazione porta anche a un miglioramento della barriera cutanea, probabilmente il meccanismo attraverso il quale si ha anche una riduzione delle infezioni».
Nell’analisi sono stati osservati eventi avversi emersi dal trattamento (TEAE) totali nell’87,8% dei pazienti, di intensità lieve nel 24,4% dei casi, moderata nel 52,2% e grave nell’11,1%. TEAE valutati come correlati a dupilumab dagli sperimentatori sono stati segnalati nel 18,3% dei pazienti, con congiuntivite (2,8%), congiuntivite allergica (1,7%), nasofaringite (1,7%) e orticaria (1,7%) come i più frequenti. TEAE gravi valutati come correlati a dupilumab dagli sperimentatori sono stati osservati nello 0,6% dei pazienti.
In sintesi, il trattamento con dupilumab fino a 2 anni nei bambini piccoli con dermatite atopica da moderata a grave si è dimostrato efficace, con un miglioramento sostenuto dei segni clinici riportato in una larga percentuale di pazienti. I risultati di sicurezza sono coerenti con il profilo noto del farmaco.
Referenze
Paller A et al. Dupilumab efficacy and safety up to 2 years in children aged 6 months to 5 years with atopic dermatitis. Presented at the 33rd Annual Congress of the European Academy of Dermatology & Venereology (EADV); Amsterdam, Netherlands; September 25–28, 2024.