L’Iraq ha selezionato 11 compagnie di navigazione per l’appalto della gestione del porto di Grand Faw: la decisione entro gennaio 2025
L’Iraq ha selezionato 11 compagnie di navigazione per l’appalto della gestione del porto di Grand Faw; la decisione sui vincitori è prevista per gennaio 2025, ha detto a Reuters il direttore generale della General Company for Ports irachena.
Le aziende selezionate includono China Merchants Port Group Co., la compagnia di navigazione container taiwanese Evergreen, il gruppo di navigazione francese CMA CGM, Mediterranean Shipping Company (MSC), l’indiana Adani, la filippina International Container Terminal Services (ICTSI), la cinese Cosco e la ABM Global Shipping LLC con sede negli Emirati Arabi Uniti.
L’Iraq prevede di selezionare un’azienda vincitrice nel gennaio 2025, con l’inizio delle operazioni previsto per il 2026, ha affermato Farhan al-Fartousi.
La Daewoo Engineering & Construction della Corea del Sud ha completato la costruzione di cinque banchine, che sono state consegnate alle autorità portuali irachene giovedì durante un’inaugurazione alla quale ha partecipato il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani.
Si prevede che il porto di Faw operi alla massima capacità per ricevere 3,5 milioni di container nel 2028. Il porto di Grand Faw fa parte di diversi progetti volti a creare un corridoio di trasporto più breve tra il Medio Oriente e l’Europa, bypassando il Canale di Suez.
L’Iraq ha lanciato un progetto da 17 miliardi di dollari nel 2023 per collegare il principale porto di materie prime sulla sua costa meridionale tramite ferrovia e strade al confine con la Turchia, con l’obiettivo di trasformare l’economia del paese dopo decenni di guerra e crisi.
“Il porto di Grand Faw sarà un hub fondamentale per trasformare il commercio di trasporto globale verso l’Europa attraverso la Turchia”,
ha affermato Fartousi. La Development Road mira a collegare il porto di Grand Faw nel sud dell’Iraq ricco di petrolio alla Turchia, trasformando il paese in un hub di transito riducendo i tempi di percorrenza tra Asia ed Europa, nel tentativo di rivaleggiare con il Canale di Suez.