Il nuovo brano di Livrea racconta in modo realistico episodi tratti dalla vita familiare, momenti nascosti e intimamente protetti
“I muri delle case” è il nuovo singolo di Livrea. Il brano racconta in modo realistico episodi tratti dalla vita familiare, momenti nascosti e intimamente protetti. Il legame che viene messo in evidenza è un rapporto profondo tra due persone nascoste, due outsider, due cani sciolti. “I muri delle case” si fanno scudo per proteggere dalle malelingue e dagli occhi indiscreti. L’amore fraterno diventa tenerezza curativa, soprattutto nella parte del ritornello in cui si intravede una via d’uscita nel momento in cui il dolore si dirada e lascia spazio ad una sottile nostalgia. La profondità di questo legame si percepisce anche dal sound viscerale; il ritmo tribale delle batterie, i pattern dei synth e la voce in primo piano rendono il brano piacevolmente frastornante, come un incantesimo.
“I muri delle case è il primo passo verso il mio nuovo progetto, una raccolta di esperienze e nuove scoperte (sonore soprattutto), un viaggio di suoni organici e musica fatta come si deve e non come si può, perché per me fare le canzoni è come fare archeologia: ci si sporca le mani e si scava alla ricerca di testimonianze millenarie che possano in qualche modo placare le domande e soddisfare la sete di conoscenza di noi stessi, che altri non siamo se non l’evoluzione di altre vite, e altri suoni e altri pensieri. I muri delle case è un brano che parla di un rapporto denso, di paesaggi, ripartizioni, spazi. È un brano che racconta di smarrimento, ma non di perdizione. Ci si abbandona per gustare l’ignoto e farsi abbracciare dal buio, che a volte è più confortevole della luce.”
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