Partita da Maui, Hannah Kobayashi non ha mai preso una coincidenza per New York. Il padre impegnato nelle ricerche si è suicidato: giallo a Los Angeles
Hannah Kobayashi è scomparsa a Los Angeles, dopo aver perso la coincidenza per un volo a New York. 13 giorni dopo aver iniziato a cercare instancabilmente la figlia, Ryan Kobayashi è stato trovato morto dopo essersi lanciato da un parcheggio.
La morte dell’uomo è l’ultimo sviluppo di un giallo per ora senza soluzione che sta avvincendo la stampa californiana.
Tutto è cominciato lo scorso 8 novembre, quando la donna è salita su un aereo da Maui a Los Angeles. Le riprese delle telecamere di sorveglianza mostrano la trentenne passeggiare per l’aeroporto di Los Angeles dopo l’atterraggio in California. Negli appunti scarabocchiati su un blocco note Amazon Basics c’era segnata l’intenzione di partecipare a un festival folk, a un concerto al locale per eventi Brooklyn Steel e di trascorrere del tempo con sua zia. Quando è atterrata all’aeroporto di Los Angeles aveva 42 minuti per prendere il volo di coincidenza per NY. Non è mai salita sull’aereo.
Nei giorni successivi Kobayashi è stata avvistata in diverse parti di Los Angeles. E’ stata ripresa nella libreria Taschen del centro commerciale Grove, nel quartiere Fairfax, il 9 novembre, per esempio. E un video pubblicato su YouTube il giorno dopo la mostra al LeBron XXII Trial Experience, un evento tenutosi presso il negozio Nike nello stesso centro commerciale.
Sydni Kobayashi, la sorella, ha poi detto che la ragazza ha inviato due pagamenti a persone sconosciute alla famiglia. L’11 novembre è stata ripresa insieme a una persona sconosciuta in una stazione della metropolitana del centro di Los Angeles, vicino all’arena Crypto.com. La famiglia affermato che nel video “non sembra essere in buone condizioni”. Quel giorno, invia una serie di messaggi strani e frenetici ai suoi amici e familiari. Ad un suo amico scrive: “Deep Hackers ha cancellato la mia identità, rubato tutti i miei soldi e mi ha messo sottosopra mentalmente”.
Il suo telefono è spento dall’11 novembre.
La famiglia ha sporto denuncia di scomparsa al Dipartimento di Polizia di Los Angeles, e ha trascorso i giorni successivi a cercarla autonomamente. Tra loro anche il padre.
“Hannah amava viaggiare. Amava la fotografia, l’arte, la musica. Non ero molto legato a lei… crescendo. Non ci sentivamo da un po’”, ha detto il signor Kobayashi alla CNN in un’intervista la scorsa settimana. “Sto solo cercando di fare pace. Sto cercando di riconquistarla. Questo è il mio obiettivo principale”.
Ma pochi giorni dopo, domenica 24 novembre, verso le 4 del mattino, il signor Kobayashi si lancia da un parcheggio vicino all’aeroporto di Los Angeles. Un apparente suicidio.