Nei pazienti con malattia di Behcet, adalimumab riduce in modo significativo il tasso di recidive di uveite associata rispetto alla ciclosporina
Adalimumab, in combinazione con i corticosteroidi (CS), portato ad un tasso significativamente più basso di recidive di uveite associata alla malattia di Behçet rispetto alla ciclosporina in combinazione con i CS.
Queste le conclusioni di uno studio recentemente pubblicato su The Lancet Rheumatology.
Razionale e disegno dello studio
“Nonostante diversi farmaci immunomodulatori, tra cui la ciclosporina, l’interferone alfa-2a e l’adalimumab, siano utilizzati nella pratica clinica in combinazione con i CS per l’uveite da malattia di Behçet, ancora oggi non esiste un consenso scientifico su quale sia l’agente farmacologico da preferire – scrivono i ricercatori nell’introduzione allo studio”.
“I farmaci biologici potrebbero essere superiori agli immunosoppressori convenzionali (ad esempio, la ciclosporina); tuttavia, i dati di efficacia comparativa, fino ad ora, hanno dato risultati contrastanti”.
Per valutare la sicurezza e l’efficacia della ciclosporina, dell’interferone alfa-2a e dell’adalimumab, tutti in combinazione con i CS, i ricercatori hanno condotto uno studio randomizzato, in aperto, testa a testa, in un grande centro specializzato in uveite in Cina dal 12 maggio 2020 al 22 febbraio 2022. Lo studio ha incluso 270 adulti (età media 38,1 anni) con uveite grave da malattia di Behçet che stavano utilizzando CS ed erano naïve alla terapia con anti-TNF.
I pazienti sono stati randomizzati a trattamento con ciclosporina, interferone alfa-2a o adalimumab, con 90 pazienti in ciascun gruppo.
L’outcome primario era rappresentato dal tasso annualizzato di recidive di uveite, con un margine di non inferiorità di uno tra i gruppi interferone alfa-2a e adalimumab. La sicurezza è stata valutata in tutti i pazienti che erano stati sottoposti a trattamento con almeno una dose del farmaco in studio. Il tasso annualizzato di recidive è stato determinato stimando la media quadratica, con il corrispondente IC al 95%, per ciascun gruppo in studio, mentre la differenza quadratica media è stata utilizzata per valutare la stima assoluta dell’effetto del trattamento.
Risultati principali
Dai risultati è emerso che i pazienti che avevano utilizzato la ciclosporina hanno mostrato un tasso annualizzato di recidive significativamente più elevato rispetto ai pazienti trattati con adalimumab (differenza quadratica media = 0,9; IC95%:0,27-1,53).
Al contempo, la differenza quadratica media tra interferone alfa-2a e adalimumab non ha soddisfatto i criteri di non inferiorità (0,5; IC95%: da -0,04 a 1,4). Non vi è stata, inoltre, alcuna differenza sostanziale nel tasso annualizzato di recidive tra interferone alfa-2a e ciclosporina (differenza quadratica media = -0,4; IC95%: da -1,05 a 0,25).
Eventi avversi gravi sono stati segnalati dal 12% dei pazienti in terapia con ciclosporina, dal 9% dei pazienti in terapia con interferone alfa-2a e dall’8% dei pazienti in terapia con adalimumab.
Riassumendo
“Nel complesso, in questo studio randomizzato che ha coinvolto pazienti adulti con uveite grave da malattia di Behçet in terapia con CS, il regime di combinazione a base di adalimumab più CS è risultato superiore a quello a base di ciclosporina più CS, con un tasso di recidive di uveite significativamente inferiore – hanno scritto i ricercatori nella conclusioni del lavoro”.
“I nostri risultati – hanno aggiunto – sottolineano anche la necessità di condurre studi randomizzati per valutare i benefici della combinazione di immunosoppressori (ad esempio, ciclosporina o azatioprina) con terapie anti-TNF per migliorare i risultati e risparmiare i CS nella malattia di Behçet grave”.
Bibliografia
Zhong Z, et al. Combinations of immunomodulatory agents for prevention of uveitis relapse in patients with severe Behçet’s disease already on corticosteroid therapy: a randomised, open-label, head-to-head trialLancet Rheumatol. 2024; doi:10.1016/S2665-9913(24)00194-2.
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