Dopo 13 mesi di silenzio Giambruno, l’ex compagno di Giorgia Meloni a Rete4: “Ti rendi conto che c’era un disegno dietro… Mi hanno dipinto come un mostro
“C’è una donna che avrei dovuto proteggere in un determinato contesto, una famiglia che avrei dovuto tutelare, e non l’ho fatto“. Lo ha detto Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, nel corso di una intervista a ‘Dritto e Rovescio’ su Rete4.
Ripercorrendo per la prima volta pubblicamente la vicenda del fuorionda trasmesso un anno fa da Striscia la notizia da cui scaturì la fine del suo rapporto sentimentale, il giornalista ha aggiunto: “Sono stato leggero e ne sto pagando quotidianamente le spese, forse in maniera eccessiva, ma avrei dovuto essere più attento”, spiegando che nel rivedere quelle immagini si è “vergognato di me stesso perché io non sono così. Ci ho messo credo due mesi a rivedere quell’estratto, ho avuto paura”.
Quella sera “di fatto la mia vita si è sgretolata. La prima volta che l’ho visto non mi ci sono riconosciuto, ho provato imbarazzo per me stesso: io non sono così sul luogo di lavoro, mi sono vergognato di me stesso. Rivedermi è stato un trauma, dopo 13 mesi credo sia giusto partire dalle scuse”.
Quanto al futuro, Giambruno si augura: “Vorrei che mi lasciassero in pace. Vorrei riprendere un percorso per cui ho studiato: non è che prima io facessi il fornaio, ma vorrei che mi lasciassero stare. Giudicatemi su quello che farò”.
“Io tutto sono fuorché una vittima. Io sono una persona strutturata, però quando ci si accanisce si finisce anche per fare del male. Io non sono un molestatore, attenzione a come si usano le parole: e sono tutto fuorché maschilista, a mia figlia dirò sempre di fidarsi degli uomini però con occhi aperti e testa sulle spalle”.
“Quando ti rendi conto che c’è un disegno dietro… è vero che io ero un giornalista ma per qualcuno io non potevo esercitare la professione perché qualunque cosa dicessi veniva presa e passata al lanternino e non andava bene e riferita al presidente del Consiglio, che doveva rispondere delle intemerate”.
“Questa esperienza mi ha fortemente ferito. Mi è dispiaciuto che Andrea venisse dipinto come un mostro“. Le persone coinvolte nel video “le conosco da anni e con loro ho confuso un clima di amicizia con un clima di lavoro. E’ stato un errore e non lo farò più. Ho chiesto scusa ai colleghi e loro le hanno accettate perché sanno che persona sono”.
“Tra le persone che mi sono state più vicine, c’è quella interessata dal fuorionda. Evidentemente così mostro non sono”, ha concluso.