Suzetrigina, un nuovo analgesico, potrebbe offrire un controllo sicuro ed efficace del dolore acuto senza uso di oppioidi
Suzetrigina, un potente e selettivo inibitore del canale del sodio voltaggio-dipendente 1.8, si è dimostrato un trattamento sicuro ed efficace per il dolore acuto moderato e severo sia in pazienti postoperatori che non. Secondo i risultati di uno studio di fase 3 presentato all’incontro annuale dell’American Society of Anesthesiologists, tenutosi a Philadelphia dal 18 al 22 ottobre 2024, suzetrigina potrebbe rappresentare una nuova opzione di trattamento non-oppioide per il dolore acuto moderato-severo, con un profilo di rischio-beneficio favorevole.
Meccanismo d’azione e potenziale di suzetrigina
Suzetrigina agisce inibendo in modo altamente selettivo il canale del sodio voltaggio-dipendente 1.8 (NaV1.8), che è espresso sui nocicettori periferici e all’interno dei gangli delle radici dorsali, ricoprendo così un ruolo cruciale nella trasmissione del dolore. Questo farmaco, somministrabile per via orale, non presenta potenziale di abuso e ha mostrato un’efficacia significativa in due studi di fase 3, randomizzati e controllati con placebo, con una riduzione del dolore clinicamente e statisticamente rilevante nelle 48 ore successive a interventi di addominoplastica e bunionectomia.
Dettagli dello studio di fase 3 e obiettivi
Per valutare ulteriormente la sicurezza e l’efficacia di suzetrigina nel trattamento del dolore acuto moderato-severo sia in pazienti postoperatori che non, i ricercatori hanno condotto uno studio di fase 3, in singolo braccio. L’obiettivo secondario era di valutare l’efficacia del farmaco al termine del trattamento utilizzando uno strumento di valutazione globale del paziente.
Lo studio ha coinvolto 256 adulti di età compresa tra 18 e 80 anni con dolore valutato come moderato o severo tramite una scala verbale e classificato almeno a 4 su una scala numerica da 0 a 10. Di questi, 222 erano pazienti postoperatori e 34 erano pazienti con dolore acuto di origine non chirurgica. Le principali procedure chirurgiche dei partecipanti erano ortopediche (41,9%), plastiche (37,4%) e otorinolaringoiatriche (10,8%), mentre le condizioni non chirurgiche più comuni erano distorsioni e stiramenti degli arti superiori o inferiori. I pazienti hanno ricevuto una dose iniziale di suzetrigina da 100 mg, seguita da 50 mg ogni 12 ore per un massimo di 14 giorni o fino alla risoluzione del dolore.
Sicurezza ed efficacia di suzetrigina
I partecipanti hanno generalmente tollerato bene suzetrigina, con eventi avversi prevalentemente lievi o moderati. Il mal di testa è stato l’unico evento avverso riscontrato in almeno il 5% dei partecipanti, con un’incidenza del 7,0%. Non si sono verificati eventi avversi gravi legati a suzetrigina, e al termine del trattamento l’83,2% dei partecipanti ha valutato l’efficacia del farmaco nel trattare il dolore come buona, molto buona o eccellente.
I ricercatori concludono che “Suzetrigina potrebbe rappresentare una nuova opzione di trattamento sicura ed efficace per il dolore acuto moderato-severo, con il potenziale di essere il primo farmaco in una nuova classe di analgesici degli ultimi 20 anni.”
McCoun J, Winkle P, Solanki D, et al. A phase 3, single-arm study of suzetrigine, a non-opioid, pain signal inhibitor for treatment of acute pain from surgical and non-surgical conditions. Abstract presented at: ANESTHESIOLOGY 2024 Annual Meeting; October 18-22, 2024; Philadelphia, PA. Abstract A2074.