Il 4 dicembre parte lo sgombero delle Vele di Scampia


Ultimatum alle Vele di Scampia: il 4 dicembre parte lo sgombero. Entro fine anno, i residenti della vela gialla e della rossa dovranno lasciare gli appartamenti

vele scampia

Presieduta dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, si è svolta a Palazzo di Governo una riunione sulla problematica connessa allo sgombero dei nuclei familiari delle Vele Gialla e Rossa di Scampia, per il successivo avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione previsti dal progetto Restart Scampia. Alla riunione hanno partecipato il sindaco del Comune di Napoli, Gaetano Manfredi, la vicesindaca Laura Lieto, il questore Maurizio Agricola, il Comandante provinciale dei carabinieri Biagio Storniolo, il Comandante provinciale della gurdia di finanza Paolo Borrelli, il Comandante provinciale dei vigili del fuoco Michele Mazzaro, il presidente dell’VIII Municipalità di Napoli, il Comandante della polizia locale di Napoli, l’ufficio di Gabinetto e gli altri uffici interessati del Comune di Napoli, i rappresentanti dell’Asl Napoli 1 Centro.

All’esito del confronto sulla tematica è stato concordato che il termine ultimo per liberare gli appartamenti nella Vela Gialla da parte degli occupanti è fissato al prossimo martedì 3 dicembre. Il giorno seguente, il 4 dicembre, si procederà allo sgombero di coloro che eventualmente vi permanessero per avviare le operazioni preliminari all’apertura del cantiere per la demolizione.

A seguire, e comunque entro la fine dell’anno, si procederà allo sgombero totale della Vela Rossa, anche in ragione dei pericoli incombenti determinati dalle precarie condizioni statiche degli immobili. Le operazioni si svolgeranno in sicurezza e sarà allestito un presidio medico avanzato da parte dell’Asl Napoli 1 Centro. In occasione dell’incontro è stata anche nuovamente affrontata la questione della sistemazione di quei nuclei familiari che non hanno ancora individuato una soluzione alloggiativa alternativa, per cui le istituzioni coinvolte “sono permanentemente impegnate – si legge nella nota della prefettura – per reperire idonee soluzioni”.