Il vicepremier Salvini annuncia: “Troppi 15 scioperi a dicembre, pronto a intervenire di nuovo”. Pd: “Ministro non all’altezza”
“Sono soddisfatto di aver garantito, ieri, il diritto a viaggiare con i mezzi pubblici a milioni di italiani. Il mio impegno non cambia in vista di dicembre, quando si contano già 15 scioperi proclamati, fra cui uno generale fissato il 13 (guarda caso un altro venerdì) a pochi giorni dal Natale. Sono pronto a intervenire ancora, per aiutare i cittadini”.
Così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, all’indomani dello sciopero generale che ha portato il vicepremier a disporre la precettazione, riducendola a 4 ore per gli operatori del settore di sua competenza.
PD A SALVINI: TRENI IN RITARDO, PROBLEMA NON È SCIOPERO MA MINISTRO INCAPACE
Secca la replica del Partito Democratico, affidata alle parole del deputato democratico, Andrea Casu: “Anche oggi gravi difficoltà sulla rete ferroviaria che presenta numerosi ritardi, ma il ministro Matteo Salvini è impegnato ad accanirsi contro il diritto costituzionale allo sciopero, tentando di scaricare sui lavoratori le responsabilità di un sistema che non funziona. Milioni di cittadini vivono disagi quotidiani, e l’avvicinarsi delle festività natalizie non fa che peggiorare una situazione già critica. Il problema non sono certo i ferrovieri, ma una gestione politica priva di visione, incapace di affrontare le inefficienze strutturali che affliggono il nostro sistema ferroviario. Servono investimenti seri, infrastrutture moderne e una pianificazione competente, ma al posto di soluzioni reali si continua a fare propaganda contro i diritti dei lavoratori. Salvini si preoccupa di tagliare nastri di cantieri delle opere che avranno effetti positivi nel futuro ma non fa niente per risolvere i problemi nel presente. Questo dicembre infernale non è colpa dei ferrovieri, ma di chi non è all’altezza delle funzioni operative necessarie a garantire un servizio dignitoso ai cittadini”.