A “Sorgente di vita” in onda stamani su Rai 3 gli ultimi attacchi antisemiti e antisraeliani, con una riflessione del direttore de “Il Foglio”, Cerasa
Dai fatti di Amsterdam, con l’aggressione ai tifosi del Maccabi Tel Aviv da parte di gruppi di estremisti islamici, al rapimento e assassinio del rabbino del movimento Chabad Lubavitch Zvi Kogan negli Emirati Arabi, si sta assistendo a una sorta di “esportazione dell’Intifada globale”. Domenica 1° dicembre, alle 7.00 su Rai3, il nuovo appuntamento di “Sorgente di vita” – programma di vita e cultura ebraica prodotto da Rai Cultura e curato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane – inizia con una riflessione del direttore del quotidiano “Il Foglio” Claudio Cerasa, sugli attacchi antisemiti e antisraeliani avvenuti nelle ultime settimane.
Poi, i simboli e il significato del Talled, il manto di preghiera ebraico, nelle parole del Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni: lo scialle rituale, usato da millenni nella liturgia ebraica, ha quattro frange che pendono dagli angoli che servono per ricordare all’uomo la presenza divina ai quattro angoli del mondo. Negli ultimi anni si è rinnovata la tradizione romana del Talled in seta: una lavorazione artigianale, con un antico sistema di tessitura, realizzata proprio come nei secoli passati.
“E se non partissi anch’io” è il nuovo romanzo della scrittrice Lia Levi. Ambientato agli albori del Novecento, racconta la storia di Ida, ebrea romana che vive l’adolescenza a ridosso della Prima Guerra Mondiale e nella stagione dell’emancipazione femminile. Sullo sfondo, la nuova società ebraica, appena uscita dal Ghetto, dopo le battaglie del Risorgimento e dell’Unità d’Italia, e che si affacciava alla modernità con grande volontà di partecipazione.
La prima retrospettiva italiana del pittore Norman Raeben, in Campo di Ghetto a Venezia, visitabile fino al 14 gennaio, propone 40 opere e un documentario, che raccontano un artista fino ad oggi poco conosciuto in Italia. Figlio del grande scrittore yiddish Sholem Aleichem, Raeben nasce a Kiev nel 1901 e viaggia in Europa, dove incontra Chagall e Soutine, poi si trasferisce a New York: il suo leggendario studio diventa il crocevia della società artistica e culturale ebraica newyorkese. Tra i suoli allievi, un giovanissimo Bob Dylan, che dalle sue lezioni trarrà ispirazione per il suo album più famoso “Blood on the tracks”.
“Sorgente di vita” è in replica, sempre su Rai3, martedì 3, mercoledì 4 e lunedì 9 dicembre alle 1.15 del mattino.