Il progetto Worklimate coordinato da Inail premiato a Ecomondo


A Ecomondo il progetto Worklimate 2.0, coordinato dall’Inail e dall’Istituto di Bioeconomia del Cnr, si è aggiudicato la terza edizione del Premio Buone Pratiche

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Le attività per la gestione del rischio caldo implementate dall’azienda per i servizi di igiene ambientale Formula Ambiente Spa nell’ambito del progetto Worklimate 2.0, coordinato dall’Inail e dall’Istituto di Bioeconomia del Cnr, si sono aggiudicate la terza edizione del Premio Buone Pratiche, rivolto alle aziende italiane dei servizi pubblici essenziali e organizzato da Fondazione Rubes Triva, Ecomondo e Utilitalia con l’obiettivo di promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro. Il riconoscimento è stato consegnato il 7 novembre a Rimini nel corso della 27esima edizione di Ecomondo, fiera leader della green e circular economy nell’area euro-mediterranea che unisce in un’unica piattaforma tutti i settori dell’economia circolare, dal recupero di materia ed energia allo sviluppo sostenibile, dalla transizione ecologica all’economia circolare e rigenerativa.

Nell’estate 2023 monitorati i cantieri di Trapani e Marsala. Il progetto Worklimate, finanziato inizialmente con il bando di ricerca in collaborazione (Bric) Inail 2019 e, nella sua versione 2.0, con il bando Bric 2022, coinvolge numerose aziende sviluppando attività di ricerca scientifica, formazione e informazione e azioni collaborative nel campo del contrasto all’esposizione dei lavoratori al caldo estremo per migliorare il contesto lavorativo. Nel caso di Formula Ambiente Spa, nei cantieri di Trapani e Marsala durante l’estate 2023 sono stati effettuati monitoraggi che hanno riguardato il microclima aziendale, la frequenza cardiaca dei lavoratori in continuo con bracciale cardio-fitness e misurazioni puntuali di temperatura corporea e saturazione d’ossigeno.

Contro lo stress termico sistemi di previsione e allerta personalizzati. A seguito dei risultati dell’indagine, sono state effettuate delle sessioni formative e informative aziendali, che hanno visto coinvolti i lavoratori dei cantieri della Sicilia e della Sardegna. L’azienda ha inoltre adottato il sistema previsionale del rischio caldo predisposto nell’ambito del progetto Worklimate. Oltre alla piattaforma di allerta è stata utilizzata anche una web app per le previsioni dedicate a gruppi omogenei di lavoratori. Le previsioni personalizzate, basate sulle caratteristiche individuali e dell’ambiente di lavoro, hanno permesso di avvisare i lavoratori tramite messaggi WhatsApp, indicandone il livello di rischio di esposizione al caldo estremo e i comportamenti da adottare. Questo strumento ha anche permesso la previsione della potenziale perdita di produttività lavorativa oraria legata al caldo per ciascuno dei profili occupazionali che sono stati creati.

Sperimentate anche nuove soluzioni organizzative. Le attività sono proseguite con casi studio sul campo che si sono svolti durante l’estate 2024 nei cantieri della Sicilia e della Sardegna, con l’obiettivo di sperimentare nuove soluzioni organizzative, dall’utilizzo di nuove divise da lavoro ad alta visibilità, più leggere e performanti, alla modifica degli orari di lavoro per il contrasto agli effetti del caldo nei lavoratori impegnati nel settore dei servizi ambientali, anticipando di un’ora, dalle 6 alle 5 del mattino, l’inizio del turno e completandolo entro le 11,40. La rimodulazione degli orari, in particolare, ha consentito di ridurre mediamente di circa due gradi la temperatura a cui i lavoratori sono esposti durante il turno nei cantieri sardi e siciliani.

Il tema dell’aumento delle temperature priorità per la salute pubblica. Questi interventi, premiati a Ecomondo come esempio significativo di interazione fra mondo della ricerca scientifica e attività concrete di prevenzione e riduzione dei rischi di infortunio, si sono svolti nell’ambito dell’accordo di collaborazione tra il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Inail e la Fondazione Rubes Triva, in particolare per l’obiettivo “Dpi e prevenzione dell’esposizione a temperature estreme”, coordinato per l’Istituto da Alessandro Marinaccio e Michela Bonafede, del Laboratorio di epidemiologia. Il tema dell’aumento delle temperature legato al cambiamento climatico è, infatti, una delle priorità per la salute pubblica a causa dei suoi effetti sulla sicurezza dei lavoratori, che sono molto rilevanti e destinati ad aumentare nei prossimi anni.