Aleppo in mano ai ribelli: civili in fuga. L’Onu avvia operazioni di evacuazione. Tajani: “Nessun pericolo per gli italiani in Siria. L’ambasciata sta fornendo assistenza ai connazionali”
Sono decine di migliaia i civili in fuga da Aleppo verso la zona di Idlib, nel nord-ovest della Siria, dopo che i gruppi armati contrari al governo della Siria hanno preso il controllo di gran parte della città. Aleppo non era teatro di combattimenti dal 2016. Da allora è sempre rimasta sotto il controllo del governo del presidente Bashar Al-Assad. Ora le forze antagoniste hanno, inoltre, occupato l’aeroporto. L’Onu ha iniziato le operazioni di evacuazione. Un primo convoglio è partito in direzione Damasco con a bordo alcuni italiani.
TAJANI: “NON CI SONO PERICOLI PER I NOSTRI CONNAZIONALI”
“Seguo con attenzione gli sviluppi in Siria con particolare riguardo alla situazione ad Aleppo. L’Ambasciata italiana in Siria sta fornendo assistenza ai nostri connazionali”, ha scritto su X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Al termine di una riunione in Farnesina ha, poi, assicurato che “non ci sono pericoli per i nostri connazionali” perché “i ribelli hanno detto chiaramente che non toccheranno e non faranno operazioni ostili nei confronti dei civili e in particolare degli italiani e dei cristiani”.
“In Siria ci sono circa 300 italiani, la metà a Damasco, mentre ad Aleppo siamo attorno ai 120″, ha sottolineato.
Tajani ha, poi, annunciato che “domani è prevista la partenza da Aleppo verso Damasco di un convoglio dell’Onu. “Domani è prevista la partenza da Aleppo verso Damasco di un convoglio delle Nazioni Unite – ha aggiunto – faranno parte di questo convoglio alcuni italiani, mentre molti altri italiani vogliono rimanere ad Aleppo. Si tratta di famiglie miste, italo-siriane e anche religiosi italiani hanno deciso di rimanere ad Aleppo. Al momento non c’è stato nessun problema per i nostri concittadini. L’ambasciata segue minuto per minuto la situazione e domani i nostri connazionali verranno accolti nella nostra sede diplomatica”.
“CURDI OCCUPANO AEROPORTO ALEPPO, SITUAZIONE CONFUSA”
“Dopo la sconfitta in Libano di Hezbollah, che sostiene il regime di Assad – ha spiegato Tajani – si è indebolita la posizione in Siria e ne hanno approfittato gli avversari di Assad che hanno lanciato l’offensiva che ha portato alla conquista della città di Aleppo. Ma pare che stiano avanzando i ribelli, che sono sostenuti dalla Turchia, spesso ex combattenti di al Qaeda, e stanno scendendo verso il sud non trovando resistenza da parte siriana. Allo stesso tempo i curdi hanno occupato l’aeroporto di Aleppo. I curdi non sono grandi sostenitori di Assad però sono contro le truppe dei ribelli. Quindi una situazione confusa ed articolata“.
VOCI DI GOLPE
Nella notte di venerdì, Aleppo è stata al centro anche di un raid della Russia, alleata del leader siriano Bashar al-Assad. Un attacco aereo effettuato nella zona conquistata dai gruppi armati ribelli. A riferirlo è stato l’osservatorio siriano per i diritti umani (Sohr). L’ong parla di almeno 16 vittime e 20 feriti. Sempre secondo Sohr, sono 300 le persone decedute da mercoledì scorso.
Il Corriere della Sera, riportando quanto comunicato dai media turchi, scrive che a Damasco sarebbe in corso un tentativo di golpe. Assad, dal canto suo, secondo giornalisti siriani, potrebbe essere fuggito in Russia. Intanto, l’esercito siriano, sostenuto proprio dalla forza aerospaziale russa, avrebbe sferrato un contrattacco contro i ribelli.