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Colangite: Fda respinge la richiesta di approvazione completa di Ocaliva

La Colangite Biliare Primitiva colpisce oggi, in Italia, oltre 18.000 persone. Dietro questo dato si nascondono però molti casi sommersi

Fda ha respinto la richiesta di approvazione completa di Ocaliva (acido obeticolico) da parte di Intercept Pharmaceuticals per il trattamento della colangite biliare primaria

In linea con un precedente voto del comitato consultivo della Fda, oggi l’ente regolatorio statunitense ha respinto la richiesta di approvazione completa di Ocaliva (acido obeticolico) da parte di Intercept Pharmaceuticals per il trattamento della colangite biliare primaria (PBC). L’agonista FXR continuerà a essere disponibile per i pazienti in virtù del suo status di approvazione accelerata, concesso nel 2016, ma la Fda sta continuando a esaminare i dati sulla sicurezza del farmaco che potrebbero portare alla sua rimozione dal mercato.

Tale decisione si allineerebbe a quella di altri enti regolatori regionali, dato che a settembre la Commissione europea ha revocato l’autorizzazione condizionata all’immissione in commercio di Ocaliva. Tuttavia, il Tribunale dell’Unione Europea ha temporaneamente sospeso la decisione della Commissione Europea, consentendo a Ocaliva di rimanere sul mercato per i pazienti affetti da PBC negli Stati membri dell’UE, oltre a Islanda, Liechtenstein e Norvegia.

L’agenzia statunitense ha espresso per la prima volta le sue preoccupazioni sul profilo di sicurezza e sui benefici clinici del farmaco in documenti informativi rilasciati prima della riunione dell’Adcom. I funzionari dell’Fda hanno fatto riferimento allo studio post-marketing 747-302 di Ocaliva, che ha fallito l’endpoint primario composito di prevenzione del trapianto di fegato, della morte o di altri problemi legati al fegato nei pazienti con PBC cronica. I dati hanno anche rivelato “tendenze sfavorevoli” del farmaco per quanto riguarda i trapianti di fegato e i tassi di sopravvivenza sia nella popolazione intent-to-treat sia in quella etichettata secondo le linee guida per l’uso corrente.

I membri del comitato Fda sembrano condividere queste preoccupazioni, votando 13 a 1 che le prove disponibili non supportano il beneficio clinico di Ocaliva nei pazienti con PBC e 10 a 1 – con tre astensioni – che il farmaco ha un profilo beneficio-rischio sfavorevole.

Nella lettera di risposta completa di martedì, che ha negato l’approvazione completa di Ocaliva, ma non ha revocato l’approvazione accelerata, la Fda ha dichiarato che continuerà a considerare i dati sulla sicurezza del 747-302, insieme ad altre informazioni sulla sicurezza.

“Crediamo nella totalità delle prove a sostegno di Ocaliva e intendiamo lavorare a stretto contatto con la Fda sui prossimi passi”, ha dichiarato Vivek Devaraj, presidente di Intercept e presidente delle operazioni negli Stati Uniti. “Rimaniamo impegnati nei confronti dei pazienti affetti da PBC che hanno limitate opzioni terapeutiche”.

Il profilo di sicurezza di Ocaliva si basa su dati estesi provenienti da studi clinici a lungo termine, da evidenze reali pubblicate e da studi di controllo esterni, nonché da 8 anni di esperienza post-marketing dei pazienti, che complessivamente copre 42mila anni di vita dei pazienti.

Ocaliva ha dovuto affrontare anche l’esame delle autorità regolatorie in Europa, dove il farmaco è commercializzato da Advanz Pharma, in base a un accordo di licenza del 2022.
All’inizio di settembre, la Commissione europea (CE) ha cercato di revocare l’autorizzazione condizionata alla commercializzazione di Ocaliva nella PBC

L’anno scorso l’azienda è stata acquisita da Alfasigma per quasi 800 milioni di dollari.

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