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Ingestione di corpi estranei: quanto è pericolosa per i bambini e cosa fare

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L’ingestione di corpi estranei è un problema diffuso soprattutto nei bambini al di sotto dei 3 anni: cosa fare e cosa non fare

È di pochi giorni fa la drammatica notizia della morte di Camilla, una bimba di 17 mesi della provincia di Siena, deceduta per complicanze successive all’ingestione di una pila. L’ingestione di corpi estranei è un problema diffuso soprattutto nei bambini al di sotto dei 3 anni anche se la maggior parte di questi oggetti passa attraverso l’apparato digerente senza determinare grossi problemi. Quando purtroppo l’oggetto si incastra nell’esofago, che è la parte più stretta del canale alimentare, oppure si tratta di oggetti corrosivi o di detergenti casalinghi la situazione si complica e si può arrivare al decesso.

La bambina era arrivata al Policlinico Santa Maria delle Scotte di Siena in gravi condizioni a causa dell’ingerimento della pila a bottone, risalente a diversi giorni precedenti all’arrivo in ospedale, secondo quanto riportato dall’azienda ospedaliero-universitaria senese in un comunicato.
La piccola, dopo tutti gli accertamenti, “è stata sottoposta a intervento di asportazione del corpo estraneo e sono stati seguiti tutti i protocolli previsti in questi casi, ma le sue condizioni sono successivamente peggiorate, probabilmente a causa delle sostanze rilasciate dalla pila che hanno avuto poi un effetto lesivo sull’aorta” riporta sempre il comunicato ufficiale.

Nella giornata di martedì 12 novembre i medici delle Scotte hanno deciso il trasferimento d’urgenza della piccola all’Ospedale del Cuore di Massa per un problema all’aorta, ma poco dopo l’arrivo le sue condizioni sono peggiorate in modo repentino e fatale.

Batterie a bottone, perché sono pericolose?
Le batterie a disco (o a bottone) sono frequentemente utilizzate in dispositivi elettronici, ma il loro uso crescente ha portato ad un aumento dei casi di ingestione accidentale, soprattutto tra i bambini. Sebbene la maggior parte delle ingestioni sia seguita da un decorso privo di complicanze, possono verificarsi situazioni cliniche gravi, specialmente se la batteria si incastra in punti critici come l’esofago o il tratto respiratorio.

Le lesioni si manifestano attraverso vari meccanismi, tra cui necrosi da pressione, corrosione chimica, tossicità da metalli pesanti e, soprattutto, scariche elettriche. In un ambiente acido, le batterie generano correnti che provocano danni significativi ai tessuti, come ulcerazioni e perforazioni.

“Nel bambino i corpi estranei più comunemente ingeriti sono le monete; sembra banale ma il classico svuota-tasche diventa potenzialmente pericoloso; il secondo oggetto più comune sono i giocattolini di piccole dimensioni che spesso riportano diciture che dovrebbero suonare come un avvertimento importante in quanto non sono spesso adatti a bambini al di sotto dei tre anni di età. Il picco di queste ingestioni e complicanze è infatti intorno ai 2 anni di vita, sia per le caratteristiche comportamentali di questa età, sia per l’anatomia del bambino. Per quanto riguarda l’ingestione di caustici spesso questi incidenti avvengono per ingestione di detergenti casalinghi; anche in questo caso bisogna fare in modo di mettere in atto delle misure semplici, anche temporanee, per impedire l’accesso a tali prodotti o conservarli in luoghi irraggiungibili dal bambino” spiega la Dott.ssa Elisa Stasi, Gastroenterologo ed Endoscopista presso l’Ospedale Vito Fazzi di Lecce, membro dell’associazione AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri).

I primi sintomi
“Circa il 90% degli oggetti di piccole dimensioni, come le monetine, attraversano spontaneamente l’apparato digerente, quindi se un bambino di 3-4 anni ingerisce una monetina di piccole dimensioni, per esempio da 10 centesimi, potremmo anche non accorgercene, ed il corpo estraneo può percorrere l’intero apparato gastrointestinale senza determinare complicanze. Il problema si pone se la moneta ingerita, per discrepanza fra le dimensioni della stessa e l’anatomia del bambino che varia con l’età, non riesce a superare le porzioni anatomicamente più strette dell’apparato digerente come l’esofago, il piloro o la valvola ileo-cecale che è la congiunzione fra il piccolo ed il grosso intestino, rimanendo incastrata in queste sedi. In questo caso, a seconda del livello dell’ostruzione, il bambino può avere sintomi diversi, ad esempio dei rigurgiti di muco o ipersalivazione in caso di ostruzione esofagea alta che ci fanno capire che c’è qualcosa di bloccato e che necessita di manovre di rimozione, più spesso di tipo endoscopico e più raramente chirurgico” spiega la Dott.ssa Stasi.

La maggior parte dei pazienti è asintomatica al momento della visita, ma i sintomi più comuni includono nausea, vomito, disfagia, irritabilità e dolore addominale, presenti nel 10-20% dei casi. Lesioni più gravi si verificano spesso quando l’ingestione non è stata testimoniata ed il trattamento è ritardato. In questi casi, possono insorgere dolore toracico, stridore, melena, ematemesi e febbre. Corpi estranei incastrati nel rinofaringe possono causare secrezioni nasali sanguinolente.

Complicazioni
Quando una batteria si blocca nel tratto gastrointestinale, naso, orecchie o vie respiratorie, può causare danni locali. In particolare, l’esofago è la sede più a rischio per gravi conseguenze perché è un viscere dotato di una parete sottile a contatto con strutture nobili come il cuore ed i grossi vasi sanguigni. Le lesioni possono insorgere rapidamente (entro due ore) e includono perforazioni, necrosi e, in casi gravi, complicanze come mediastinite o fistole. Le batterie al litio, più potenti, risultano più pericolose rispetto alle batterie convenzionali. Le complicanze ritardate, come la paralisi delle corde vocali o l’osteomielite vertebrale, possono verificarsi giorni o settimane dopo l’ingestione.
“Sono stati descritti casi drammatici di batterie a disco che, per decubito sulla parete esofagea, hanno determinato la formazione di fistola fra l’aorta e l’esofago determinando il decesso di questi sfortunati bambini. Pertanto, l’ingestione di batterie a disco rappresenta la più importante fra le emergenze endoscopiche e necessita di intervento immediato entro le due ore dall’ingestione, finestra temporale molto stretta, che, considerando che non tutti i centri sono attrezzati per l’effettuazione di questo tipo di rimozione endoscopica, può essere difficile da rispettare se si considerano i tempi di trasferimento del paziente presso i centri Hub” aggiunge la dott.ssa Stasi.

Diagnosi
La diagnosi si basa principalmente su radiografie standard (proiezioni antero-posteriori e laterali) che rivelano segni caratteristici come il “doppio alone” o lo “step-off”. È importante distinguere le batterie da oggetti simili, come ad esempio le monete, mediante radiografie con angolazioni alternative. Un’anamnesi accurata deve includere informazioni sul tipo e sulla dimensione della batteria, sul tempo trascorso dall’ingestione e sulla possibilità di ingestione multipla.

Trattamento
Il trattamento dipende da diversi fattori come il tipo di batteria ingerita (batteria a disco, stilo, ministilo), la presenza di sintomi, l’età del bambino ed il tratto dell’apparato gastrointestinale in cui si trova la batteria, determinandosi 3 possibili situazioni:
– Emergenza (necessità di rimozione endoscopica entro 2 ore): batterie che rimangono bloccate nell’esofago o batterie nello stomaco in paziente di età inferiore ai 5 anni o, se sintomatico, di qualsiasi età o ingestione concomitante di multiple batterie a disco o di magneti.
– Urgenza (necessità di rimozione endoscopica entro 24 ore): batterie nello stomaco in paziente asintomatico di età superiore ai 5 anni.
– Pazienti nei quali la batteria ha superato la seconda porzione duodenale (che è il limite anatomico per l’asportazione endoscopica) necessitano invece di monitoraggio radiografico ogni 4 giorni se la batteria ha un diametro superiore a 15 mm o ogni 10 giorni se inferiore, al fine di accertarne il passaggio lungo il tratto gastrointestinale e la successiva eliminazione spontanea. Se durante questo intervallo di tempo il bambino dovesse manifestare sintomi maggiori è necessario un intervento chirurgico.
Dopo la rimozione, può rendersi necessaria un’endoscopia di controllo per valutare l’entità delle lesioni a distanza.

Prevenzione e raccomandazioni
“La migliore strategia di gestione dell’ingestione di corpi estranei e caustici è la prevenzione quindi cercare di evitare che i bambini vengano a contatto con oggetti che di fatto non dovrebbero ingerire. La gestione è multidisciplinare, la prima persona che si trova a contatto con questi pazienti è il medico di pronto soccorso che deve essere in grado di inquadrare il paziente per capire se si tratti di un caso a rischio o meno di complicanze immediate oppure se presenta delle caratteristiche che fanno pensare a delle complicanze in atto. In questo ultimo caso l’approccio è diverso perché serve anche una TAC e poi una valutazione multidisciplinare fra endoscopisti e chirurghi” evidenzia la dott.ssa Stasi.

L’ingestione di batterie è un problema prevenibile attraverso l’educazione dei genitori, che devono conservare questi oggetti in luoghi inaccessibili ai bambini. La gestione ottimale richiede un team multidisciplinare composto da gastroenterologi, chirurghi e specialisti in emergenza. La prognosi è eccellente se la batteria viene rimossa tempestivamente, ma ritardi possono causare gravi complicanze.

Richard K. Newman; Bjorn Dijkstra; Joshua Gibson. Disk Battery Ingestion. StatPearls
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Salvatore Oliva et al., Foreign body and caustic ingestions in children: A clinical practice guideline. Dig Liver Dis. 2020 Nov;52(11):1266-1281. doi: 10.1016/j.dld.2020.07.016. Epub 2020 Aug 8.
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