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Malore in campo di Bove: ecco perché l’ambulanza non è entrata in campo

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Malore di Bove: l’ambulanza non entra in campo, ma c’è un motivo. Molti tifosi hanno espresso sconcerto e indignazione, chiedendosi perché il mezzo di soccorso sia rimasto fermo

Il malore improvviso del giovane centrocampista Edoardo Bove ha scatenato momenti di terrore sugli spalti del Franchi di Firenze e sui social. Tuttavia, a finire nel mirino delle critiche non è stata solo la drammatica scena del giocatore accasciato sul terreno di gioco, ma anche il fatto che l’ambulanza, presente allo stadio, non sia entrata immediatamente sul campo per soccorrerlo.

LE POLEMICHE SUI SOCIAL

Sui social network, molti tifosi hanno espresso sconcerto e indignazione, chiedendosi perché il mezzo di soccorso sia rimasto fermo. Frasi come “Perché l’ambulanza non entra in campo?”, o addirittura accuse di inefficienza nelle operazioni di soccorso, hanno iniziato a circolare su piattaforme come X (ex Twitter) e Facebook.

In particolare, un video pubblicato da un tifoso su X ha mostrato l’ambulanza ferma a bordo campo mentre i medici intervenivano per stabilizzare il giocatore. Il post, diventato virale, ha alimentato il dibattito sull’adeguatezza delle infrastrutture e delle procedure di emergenza negli stadi italiani.

PERCHE’ L’AMBULANZA E’ RIMASTA FERMA?

La risposta arriva da una spiegazione tecnica legata alle procedure di sicurezza e alla logistica. Come riportato da Inter-News, l’ambulanza non è potuta entrare direttamente in campo per due motivi principali:

Strutture dello stadio: Lo Stadio Artemio Franchi di Firenze, come molti altri stadi storici, presenta limiti strutturali che non permettono un accesso diretto e rapido del mezzo di soccorso al terreno di gioco. Per questo, l’intervento medico deve avvenire inizialmente con il personale sanitario già presente a bordo campo.

Protocollo sanitario: Secondo le procedure standard, il personale medico è obbligato a intervenire immediatamente sul posto per stabilizzare il paziente prima di un eventuale trasferimento in ospedale. Solo una volta che il giocatore è stato stabilizzato, l’ambulanza può essere utilizzata per il trasporto, evitando manovre rischiose o ritardi legati alla movimentazione del veicolo.

Nel caso di Edoardo Bove, i medici sono riusciti a intervenire tempestivamente sul campo, utilizzando il defibrillatore e altre attrezzature d’emergenza, garantendo che il giocatore fosse stabilizzato prima del trasporto.

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