Nell’obesità pediatrica la presenza di steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è associata a un rischio più elevato di diabete di tipo 2
Nell’obesità pediatrica la presenza di steatosi epatica associata a disfunzione metabolica (MASLD) è associata a un rischio più elevato di diabete di tipo 2 a esordio giovanile, che diminuisce con una risposta ottimale al trattamento anti-obesità. Sono i risultati di uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Care.
La crescente prevalenza dell’obesità infantile ha portato a una maggiore incidenza di disturbi cardiometabolici a esordio giovanile, tra cui diabete di tipo 2 e MASLD, due condizioni associate in modo bidirezionale, in particolare negli adulti. Non è tuttavia chiaro in quale misura tale associazione possa essere dedotta nella popolazione pediatrica, dal momento che nei bambini i fenotipi di MASLD pediatrica e diabete di tipo 2 differiscono da quelli negli adulti. Inoltre non è chiaro se la MASLD nell’obesità pediatrica aumenti il rischio di diabete di tipo 2.
Inoltre nell’obesità pediatrica, l’iperglicemia intermedia è associata a un rischio più elevato di sviluppare il diabete di tipo 2, ma non è noto se l’effetto congiunto di iperglicemia intermedia e MASLD aumenti tale rischio.
Come hanno premesso gli autori guidati da Resthie Putri, Divisione di Pediatria, Dipartimento di Scienze Cliniche, Intervento e Tecnologia (CLINTEC) presso il Karolinska Institutet, Stoccolma, Svezia, questo studio ha valutato:
1) l’associazione tra MASLD pediatrica e il rischio di diabete di tipo 2 a esordio giovanile nei pazienti sottoposti a trattamento per l’obesità pediatrica e nei loro comparatori della popolazione generale
2) l’effetto sinergico di MASLD e iperglicemia intermedia sul rischio di diabete di tipo 2 a esordio giovanile
3) l’effetto sul rischio del trattamento per l’obesità pediatrica.
Uno studio di coorte svedese
I ricercatori hanno condotto uno studio di coorte a livello nazionale utilizzando i dati del registro svedese per il trattamento dell’obesità infantile (1999-2020) e includendo oltre 10mila bambini con sovrappeso o obesità ma senza diabete di tipo 2 al basale (età media 12,5 anni, 43,1% femmine, 1.102 con MASLD) e quasi 60mila controlli abbinati dalla popolazione generale.
La MASLD è stata definita in base ai livelli di transaminasi o ai codici di diagnosi, mentre il diabete di tipo 2 è stato accertato dai registri nazionali.
L’impatto del trattamento dell’obesità sul rischio di diabete di tipo 2 è stato valutato in un sottogruppo di bambini con obesità sottoposti a trattamento per almeno 6 mesi.
Obesità pediatrica e MASLD aumentano il rischio di diabete di tipo 2
L’effetto della MASLD sul rischio di diabete di tipo 2 è stato valutato nel corso di un periodo di follow-up mediano di 8,1 anni.
La MASLD nell’obesità pediatrica è stata associata a un rischio 2,7 volte maggiore di diabete di tipo 2 a esordio giovanile, con un’associazione evidente durante l’adolescenza ( hazard ratio aggiustato, aHR, 3,99) e un rischio più elevato confermato anche nel sesso femminile, età più elevata, obesità più grave, iperglicemia intermedia e storia familiare di diabete di tipo 2.
La concomitanza di MASLD e iperglicemia intermedia è risultata aumentare il rischio di diabete di tipo 2 di nove volte, con il 67% dei casi di diabete di tipo 2 in questo gruppo attribuito a questo effetto sinergico.
Una risposta ottimale al trattamento dell’obesità (riduzione di 0,25 unità nel BMI standard deviation score, SDS) ha ridotto il rischio di diabete di tipo 2 di almeno il 43% (aHR 0,23).
«Anche se l’obesità rappresenta di per sé un fattore di rischio per il diabete di tipo 2, questo studio indica che la MASLD aumenta il rischio di diabete a esordio giovanile nella popolazione pediatrica con obesità, con la maggior parte dei casi che si manifesta prima dei 20 anni» hanno osservato gli autori. «Lo screening epatico e della glicemia dovrebbero pertanto essere parte integrante della gestione dell’obesità».
«In linea con il nostro studio precedente, che mostra il beneficio di una risposta ottimale al trattamento dell’obesità per eliminare quasi completamente il rischio di MASLD pediatrica, la ricerca attuale aggiunge che una riduzione di 0,25 unità nel BMI SDS nel trattamento dell’obesità pediatrica nella pratica clinica reale è clinicamente significativa per ridurre il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 prima dei 30 anni (riduzione del rischio relativo di almeno il 43%), indipendentemente dalla MASLD» hanno osservato. «Dato che l’insorgenza precoce del diabete di tipo 2 è associata a morbilità cardiometaboliche significativamente più elevate e a un deterioramento più rapido del controllo glicemico, i nostri risultati evidenziano l’importanza di ottenere una risposta ottimale al trattamento dell’obesità pediatrica per prevenire tali conseguenze».
Referenze
Putri RR et al. Steatotic Liver Disease in Pediatric Obesity and Increased Risk for Youth-Onset Type 2 Diabetes. Diabetes Care. 2024 Oct 7:dc241236.