Stellantis annuncia le dimissioni di Tavares. John Elkann: “grati per il suo impegno”. Bonelli e Fratoianni: “Adesso il Presidente dica cosa ne sarà degli stabilimenti italiani”
Stellantis annuncia che il Consiglio di Amministrazione, riunitosi sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato le dimissioni di Carlos Tavares dalla carica di Chief Executive Officer con effetto immediato.
Il processo per la nomina di un nuovo CEO di Stellantis “è già in corso, gestito da un Comitato Speciale del Consiglio, e si concluderà entro la prima metà del 2025”, precisa la società.
ELKANN: GRATI A TAVARES PER SUO IMPEGNO
Il presidente di Stellantis John Elkann lo dice dopo le dimissioni di Carlos Tavares: “Siamo grati a Carlos per il suo impegno costante in questi anni e per il ruolo che ha svolto nella creazione di Stellantis, in aggiunta ai precedenti rilanci di PSA e di Opel, dando avvio al nostro percorso per diventare un leader globale nel settore. Intendo mettermi subito al lavoro con il nostro nuovo Comitato Esecutivo ad interim, con il supporto di tutti i nostri colleghi di Stellantis, mentre completiamo il processo di nomina del nuovo CEO. Insieme garantiremo la puntuale attuazione della strategia della Società nell’interesse di lungo termine di Stellantis e di tutti i suoi stakeholders”.
Il senior independent director di Stellantis, Henri de Castries, ha commentato: “Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il CEO. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il CEO alla decisione di oggi”.
SUBITO ELKANN IN PARLAMENTO
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs: “Tavares e’ colui che ha avviato un processo di delocalizzazione dell’automotive in Italia , con politiche che hanno provocato guasti ed esuberi e ritardato i processi di innovazione tecnologica. A questo punto Stellantis ha il dovere di dire cosa vuole fare dei suoi stabilimenti e qual’e’ il suo piano industriale. Per queste ragioni chiediamo che Elkann sia immediatamente audito in Parlamento”.