Artrite reumatoide: peso può influenzare risposta iniziale a tocilizumab sottocute


Il peso corporeo potrebbe influenzare la risposta iniziale a tocilizumab sottocute (SC) tra i pazienti con artrite reumatoide (AR); tuttavia, l’impatto è risultato minimo

Artrite reumatoide: il rischio di recidive aumenta con la riduzione della posologia dei farmaci secondo i risultati dello studio RHEUMTAP

Il peso corporeo potrebbe influenzare la risposta iniziale a tocilizumab sottocute (SC) tra i pazienti con artrite reumatoide (AR); tuttavia, l’impatto è risultato minimo e non ha influenzato la persistenza in terapia, stando a quanto dimostrato dai risultati di uno studio pubblicato su Rheumatology (Oxford).

Razionale e disegno dello studio
Come è noto, tocilizumab (TCZ) è un anticorpo monoclonale umanizzato diretto contro il recettore dell’IL-6 per il trattamento dell’artrite reumatoide (AR), disponibile in formulazione endovena (IV) e sottocute (SC). Solo il tocilizumab IV viene attualmente dosato in base al peso, mentre non esistono dati definitivi relativamente all’associazione tra peso corporeo ed efficacia di TCZ SC.

Di qui il nuovo studio, nel corso del quale i ricercatori hanno valutato la relazione tra il peso corporeo e l’efficacia di tocilizumab a 6 mesi nei pazienti affetti da AR, nonché la persistenza in terapia in base alla via di somministrazione.

I dati per lo studio prospettico osservazionale sono stati ricavati dal registro dei farmaci biologici della British Society for Rheumatology per l’AR. I pazienti eleggibili erano quelli con una diagnosi di AR confermata dal medico che avevano iniziato il trattamento con tocilizumab, come primo o successivo farmaco biologico, negli ultimi 6 mesi.

Gli outcome primari di interesse comprendevano le variazioni dell’attività di malattia dal basale al mese 6 in base al punteggio DAS-28,  la percentuale di pazienti che hanno raggiunto la remissione (DAS28 <2,6) e la persistenza in terapia con tocilizumab sia inizialmente che dopo il passaggio dalla somministrazione IV a quella SC. E’ stata condotta, inoltre, un’altra analisi stratificata in base al peso corporeo al basale: meno di 60 kg (riferimento), tra 60 e 90 kg e 90 kg o più. Da ultimo, è stata condotta un’ulteriore analisi stratificata in base al BMI al basale e allo stato  di obesità: sottopeso/normale (<25 kg/m²), sovrappeso (da 25 a <30 kg/m²), obeso (da 30 a <40 kg/m²) e gravemente obeso (≥40 kg/m²).

Risultati principali
L’analisi ha incluso 2612 pazienti (età media: 57,5 anni; 79,6% donne) che avevano iniziato il trattamento con tocilizumab IV o SC. La durata mediana del trattamento è stata di 1,5 anni per la somministrazione endovenosa e di 1,1 anni per la somministrazione SC. Una percentuale significativa di pazienti (>33%) era affetta da obesità e più dell’80% era stato sottoposto a trattamento pregresso con un farmaco biologico.

Tra i pazienti trattati con tocilizumab SC, il peso corporeo è risultato correlato a una minore risposta al trattamento in base alle variazioni dei valori DAS28, con un coefficiente di regressione aggiustato di 0,01 (IC95%: da -0,04 a 0,07) per tutti i pazienti, di -0,03 (IC95%: da -0,1 a 0,5) per la somministrazione IV e di 0,1 (IC95%: 0,02-0,2) per la somministrazione SC. Tuttavia, il peso corporeo non è sembrato influenzare le probabilità di raggiungere la remissione DAS28 o una risposta EULAR.

Dopo 6 mesi, l’aumento del peso corporeo non ha mostrato alcuna correlazione con il miglioramento dell’attività di malattia nell’intera coorte di pazienti (coefficiente di regressione aggiustato: 0,05; IC95%: da -0,005 a 0,01).

Nel complesso, le variazioni del peso corporeo al basale non hanno influenzato la persistenza in terapia con tocilizumab ( hazard ratio aggiustato: 1; IC95%: 1,0-1,0). Questo risultato è rimasto coerente, sia considerando le diverse vie di somministrazione che diversi  sottogruppi di pazienti.

Dei 223 pazienti che sono passati da tocilizumab IV a tocilizumab SC, il gruppo SC ha mostrato una persistenza mediana in terapia pari a 2,7 anni. In particolare, il cambiamento della via di somministrazione non ha influenzato significativamente la persistenza di tocilizumab se si considera il peso corporeo basale.

Riassumendo
Nel complesso, dai risultati di questo studio non è stata identificata alcuna relazione significativa tra il peso corporeo e la persistenza di tocilizumab IV o SC.
Tra i limiti dello studio ammessi dagli stessi autori si segnalano l’assenza di misurazioni di routine del peso corporeo dopo il basale e la mancanza dei punteggi DAS28 durante il passaggio dalla somministrazione endovenosa a quella SC.

Ciò detto, nel complesso “…questo studio ha dimostrato l’esistenza di un’associazione statisticamente significativa tra il peso corporeo al basale, il BMI  e la risposta a tocilizumab SC, anche se la dimensione dell’effetto è risultata debole – hanno concluso i ricercatori”,

Bibliografia
Tsoi MF et al. Association between body weight and tocilizumab effectiveness in rheumatoid arthritis: results from the BSRBR-RA. Rheumatology (Oxford). Published online September 14, 2024. doi:10.1093/rheumatology/keae500
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