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Lulù Selassié, ex di Manuel Bortuzzo, accusata di stalking

lulù selassié

L’ex di Manuel Bortuzzo, l’influencer Lulù Selassié, a processo per stalking dopo la fine della storia nata al GF Vip: “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”

Messaggi insistenti, appostamenti, pedinamenti e infine le minacce. Lulù Selassié andrà a processo per stalking ai danni di Manuel Bortuzzo. La sedicente principessa (presunta discendente del trisavolo Menelik II, imperatore d’Etiopia dal 1889 al 1913) non accettava la fine della storia con il campione paralimpico. Un amore che era nato nella casa del Grande Fratello Vip e che- fuori dalle mura del reality – non era riuscito a sopravvivere a lungo. A riportare i fatti che hanno portato Bortuzzo a denunciare è Il Messaggero.

I COMPORTAMENTI PERSECUTORI E LA DENUNCIA

Secondo quanto scrive il quotidiano, l’influencer ha portato avanti comportamenti persecutori per quasi due anni. Seguiva Manuel, anche all’estero, assillandolo con i messaggi e arrivando a scrivere minacce. “Se non stai con me ti ammazzo e mi ammazzo”, è uno di questi. Bortuzzo ha tentato di dissuaderla e allontanarla, bloccando ogni contatto senza, però, riuscirci. Così, prima dell’inizio dell’estate scorsa, ha deciso di presentare una denuncia, parlando di “uno stato d’ansia e di paura e un fondato timore per la sua incolumità” che lo ha costretto “a modificare le proprie abitudini di vita, al punto di bloccarla e non sentirsi libero di spostarsi serenamente e di iniziare una nuova relazione”.

In un’occasione, la 26enne – al secolo Lucrezia Hailé Selassié – avrebbe seguito Bortuzzo anche all’ospedale di Latina dove si trovava per degli accertamenti legati al suo stato di salute (nel 2019 il 25enne è stato raggiunto da un colpo di pistola in un agguato a Roma ed è rimasto paralizzato per una lesione al midollo). La giovane, davanti al divieto dei medici di entrare in sala operatoria, in preda all’ira, avrebbe cominciato a bussare alla porta e a prenderli a calci, insultandoli.

IL DIVIETO DI AVVICINAMENTO E IL BRACCIALETTO ELETTRONICO

La ragazza è stata sottoposta al divieto di avvicinamento ed è stata costretta a indossare il braccialetto elettronico per atti persecutori. Selassié ha chiesto la revoca della misura perché il braccialetto interferiva con l’attività di influencer, ma – come riporta Il Messaggero – il giudice Francesca Cirana ha respinto l’istanza. Ora l’udienza è stata fissata dal gip per il prossimo 28 gennaio.

IL PROCESSO PER STALKING

Così, la 26enne ha ammesso “la sua ossessività, gli atti inconsulti e incontrollabili e ha scelto il rito abbreviato”. Il processo per stalking, aggravato dal fatto che i due erano stati legati da una relazione affettiva e dalle condizioni fisiche di Bortuzzo, inizierà il 13 marzo.

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