Obesità: con uso di GLP-1 agonisti minor ricorso a chirurgia bariatrica


Nel trattamento dell’obesità uno studio ha rilevato che l’uso di farmaci GLP-1 agonisti è più che raddoppiato mentre il ricorso alla chirurgia è diminuito di un quarto

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Nel trattamento dell’obesità uno studio pubblicato sulla rivista JAMA Network Open ha rilevato che, oltre al fatto che nel periodo 2022 al 2023 solo il 6% dei pazienti del campione ha ricevuto una terapia farmacologica o chirurgica, l’uso di farmaci GLP-1 agonisti è più che raddoppiato mentre il ricorso alla chirurgia è diminuito di un quarto.

L’uso di agonisti del recettore del GLP-1 semaglutide e liraglutide come farmaci antiobesità è aumentato negli ultimi anni. Aneddoticamente, i sistemi sanitari hanno chiuso i programmi di chirurgia bariatrica metabolica ospedaliera a causa della diminuzione della domanda, ma non sono disponibili dati empirici sull’associazione tra una maggiore prescrizione di GLP-1 agonisti l’uso della chirurgia bariatrica metabolica, hanno premesso gli autori.

Per colmare questa lacuna, un nuovo studio condotto dai ricercatori del Brigham and Women’s Hospital di Boston, Massachusetts, in collaborazione con i ricercatori dell Harvard T.H. Chan School of Public Health e della Brown School of Public Health, ha utilizzato un campione nazionale di dati di richieste di risarcimento assicurativo medico di oltre 17 milioni di adulti con assicurazione privata, identificando i pazienti con diagnosi di obesità senza diabete nel periodo 2022-2023.

Forte aumento del ricorso alla terapia farmacologica per l’obesità
L’analisi ha rilevato un forte aumento della quota di obesi che hanno ricevuto GLP-1 agonisti, cresciuta del 132,6% dagli ultimi sei mesi del 2022 agli ultimi sei mesi del 2023 (da 1,89 a 4,41 pazienti ogni 1.000). Nel frattempo si è verificata una diminuzione del 25,6% nell’uso della chirurgia metabolica bariatrica durante lo stesso periodo (da 0,22 a 0,16 pazienti ogni 1.000).

Tra il campione di partecipanti con obesità, il 94,7% non ha ricevuto nessuna delle due forme di trattamento durante il periodo di studio, mentre solo meno del 6% è stato sottoposto a terapia (il 5,0% ha ricevuto GLP-1 agonisti e lo 0,3% un intervento chirurgico). Rispetto ai soggetti ai quali sono stati prescritti i farmaci, quelli sottoposti a intervento chirurgico tendevano a essere più complessi dal punto di vista medico.

«Per ora la chirurgia bariatrica metabolica rimane il trattamento più efficace e duraturo per l’obesità. Gli sforzi nazionali dovrebbero concentrarsi sul miglioramento dell’accesso al trattamento dell’obesità, farmacologico o chirurgico, per garantire che i pazienti possano ricevere cure ottimali» ha affermato l’autore senior Thomas Tsai del dipartimento di chirurgia del Brigham and Women’s Hospital, professore associato di chirurgia presso la Harvard Medical School e professore associato di politica sanitaria e gestione presso la Harvard T.H Chan School of Public Health.

Se da un lato gli agonisti GLP-1 possono trattare efficacemente l’obesità e le condizioni correlate, come il diabete, il loro utilizzo è stato limitato dai costi elevati, scorte limitate ed effetti collaterali gastrointestinali che possono portare a interrompere la terapia e a riacquistare il peso perso.

«Dato che i pazienti obesi si affidano sempre di più ai farmaci anziché all’intervento chirurgico, sono necessarie ulteriori ricerche per valutare l’impatto di questo passaggio dal trattamento chirurgico a quello farmacologico dell’obesità sui risultati a lungo termine per i pazienti» ha osservato Tsai. «Con il declino nazionale nell’utilizzo della chirurgia bariatrica metabolica e la potenziale chiusura dei programmi di chirurgia bariatrica, c’è il timore che l’accesso a un trattamento multidisciplinare completo dell’obesità che coinvolga interventi farmacologici, endoscopici o chirurgici possa diventare più limitato».

Questi dati evidenziano anche un’opportunità per espandere ulteriormente l’adozione di trattamenti chirurgici e farmacologici per l’obesità e le comorbilità correlate» ha aggiunto il coautore Ateev Mehrotra, presidente del Dipartimento di servizi sanitari, politica e pratica presso la Brown University School of Public Health. «La chirurgia bariatrica metabolica e i GLP-1 agonisti sono entrambi interventi efficaci per i pazienti con obesità, ma meno del 6% dei pazienti nel nostro studio ha ricevuto una delle due forme di trattamento».

Considerando questi risultati, gli autori incoraggiano i medici e i decisori politici a continuare a monitorare l’accesso a un trattamento efficace dell’obesità in un panorama di opzioni terapeutiche in rapida evoluzione. Inoltre sono necessarie ulteriori ricerche per comprendere i compromessi tra l’uso dell’intervento chirurgico e l’uso degli agonisti GLP-1, sempre più popolari nel trattamento dell’obesità.

Referenze

Lin K et al. Metabolic Bariatric Surgery in the Era of GLP-1 Receptor Agonists for Obesity Management. 

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