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Alla Galleria Vittoria le opere dell’artista tedesca Alexandra Kordas

alexandra kordas

Dal 4 al 18 dicembre 2024, la Galleria Vittoria di Roma ospiterà la mostra “Odio la guerra – perché non ci sono né vincitori né vinti” dell’artista tedesca Alexandra Kordas

Dal 4 al 18 dicembre 2024, la Galleria Vittoria di Roma ospiterà la mostra “Odio la guerra – perché non ci sono né vincitori né vinti” dell’artista tedesca Alexandra Kordas.

L’esposizione, curata da Daniela Accorsi, rappresenta una tappa significativa di un tour artistico itinerante che ha già raccolto consensi a Torino, Venezia, Firenze, Madrid e Parigi.

L’arrivo a Roma è il risultato di una proficua collaborazione tra Accorsi Arte e la storica Galleria Vittoria, nota per il suo impegno nell’ospitare esibizioni che coniugano tradizione e sperimentazione.

La mostra si avvale di un testo introduttivo di Tiziana Todi, che sottolinea come la sinergia tra donne possa amplificare e valorizzare ulteriormente il potente messaggio dell’esposizione.

La mostra si sviluppa attorno al tema centrale della guerra e delle sue devastanti conseguenze, in particolare sui civili e sulle donne. Con una visione che affonda le radici nella denuncia sociale, la Kordas utilizza l’arte per mettere a nudo la cruda realtà dei conflitti. L’esposizione è composta da opere che fanno parte della serie “Le sei fasi della guerra”, un corpus che trae ispirazione dalle teorie dello psicologo sociale Kurt Lewin, il quale ha suddiviso l’esperienza del conflitto in sei fasi distinte. Attraverso l’uso sapiente di tecniche figurative e astratte, l’artista dà forma alle emozioni umane che attraversano i diversi stadi di una guerra, dal preludio alla tragica conclusione.

Un messaggio forte e senza compromessi quello di “Odio la guerra – perché non ci sono né vincitori né vinti”, una vera e propria dichiarazione vibrante di protesta contro la violenza, espressa con una voce decisa e una potenza visiva che sfida lo spettatore a confrontarsi con la sofferenza e la disumanità dei conflitti armati.

Alexandra Kordas, che ha iniziato a dipingere nel 2018 spinta da una rinata creatività scaturita dalla sua esperienza formativa alla Scuola Waldorf, afferma: “La mia arte viene dal profondo dell’anima e non ha bisogno di essere costruita”. Questa autenticità emotiva si riflette in ogni pennellata, offrendo al pubblico un percorso visivo che scuote e sensibilizza.

“Questa mostra è un invito a riflettere su quanto la guerra spogli l’umanità della sua essenza più pura, lasciando dietro di sé solo dolore e distruzione. Attraverso l’arte di Kordas, cerchiamo di risvegliare la consapevolezza collettiva e promuovere un dialogo aperto sulla pace”, dichiara la curatrice Daniela Accorsi.

Le opere di Kordas sono arricchite da simboli potenti, come la croce, che attraversano il suo lavoro contemporaneo con un impatto provocatorio. Con temi che spaziano tra vita e morte, gioia e dolore, l’artista invita a guardare in faccia i problemi più dolorosi del nostro tempo, senza distogliere lo sguardo. La mostra vuole essere un ponte verso un dialogo collettivo e un’occasione per riflettere su soluzioni di pace in un mondo spesso sconvolto dalla violenza.

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