Fedez e la nuova frecciatina a Chiara Ferragni in un video su YouTube: “Chi perde un marito, trova un tesoro. Amore fa rima con patrimonio”
Fedez torna a cantarle, letteralmente, a un po’ di persone in Real Talk, il format musicale dedicato ai rapper. Nell’ultimo episodio, l’artista si mette alla prova su basi musicali inedite e regala barre senza filtri contro tutti. A partire dall’ex moglie Chiara Ferragni.
LE FRECCIATINE A CHIARA FERRAGNI
“Ho pensato di varcare le porte dell’amore, ma stavo solo bussando sulla soglia del dolore”, dice l’artista per poi passare a una vera e propria frecciatina. “Chi perde un marito, trova un tesoro, amore fa rima con patrimonio”, il riferimento è alla nuova storia dell’influencer con Giovanni Tronchetti Provera finita su tutti i giornali di gossip. La coppia è stata paparazzata più volte in pubblico e anche insieme ai rispettivi figli.
Così Fedez rimarca: “Amore ricordati, sentimenti un po’ tossici. Per te avrei dato anche un rene, ma mi hanno già tolto un po’ troppi organi”. E riflette: “Il male che ho fatto in amore, ho capito che adesso è arrivato il mio turno”. Il 35enne, poi, commenta la quotidianità segnata dai social: “Ho smesso di mettere in mostra una vita perfetta che non mi appartiene”.
IL PENSIERO DELLA MORTE
Parlando del suo stato di salute, più volte Fedez parla degli episodi che lo hanno visto tornare in ospedale per accertamenti e interventi. “Stanotte un altro malore, mi sa che tra poco tolgo il disturbo”, dice e con ironia aggiunge: “Al Fantamorto quest’anno quanto sono quotato“. E ancora: “Ho visto la morte in faccia, mi ha fatto meno schifo della tua”.
L’AMICIZIA CON IL CAPO ULTRAS DEL MILAN LUCCI
Tra le barre, immancabile la vicenda che sta tenendo banco nelle ultime settimane: ovvero l’amicizia con il capo ultras del Milan Luca Lucci. “L’unico artista italiano spiato dai servizi”, dice Fedez e racconta: “Io e il capo della curva ci chiamavamo. Non sapevo fosse reato avere un rapporto umano. C’è stato pure un ministro che gli ha stretto la mano. La polizia chiede un feat, noi non collaboriamo”. E ancora: “La Digos mi adora” o “Magistrato antimafia che mi ha fatto dossieraggio: arrestatemi per spaccio, vuoi una dose di coraggio”.
L’ATTACCO AI GIORNALISTI E AL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA
Non mancano, poi le critiche al giornalismo e a Myrta Merlino, colpevoli di concentrarsi troppo su ogni sua mossa, anche la più banale, e al sindaco di Milano: “Milano brucia, uno stupro ogni venti ore: Beppe Sala un influencer con la fascia tricolore”.
E A LUIS SAL E ANTONIO DIKELE DI STEFANO
C’è spazio anche per l’autocritica- “Non me ne frega un cazzo, lo so che ho un caratteraccio” – con una frecciatina a Luis Sal, “Ultimamente faccio schifo come Muschio Selvaggio”.
Infine, la critica allo scrittore e direttore del magazine musicale Esse Magazine: “Hanno messo a libro paga un magazine di settore. Io ho ascoltato una canzone del suo fondatore. Fai cagare come rapper, come intervistatore. Dikele, va bene. Mi vorresti boicottare. Ti rubo le ginocchiere, tu smetti di lavorare. Intendevo che fai i bocchini, non critica musicale”.